Sharing economy

Fingerpools, l'Airbnb delle piscine L'idea mondiale di due bergamasche

Fingerpools, l'Airbnb delle piscine L'idea mondiale di due bergamasche
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Siete di cattivo umore per l’inverno ormai imminente? Pensate, allora, a tutti i tuffi che potrete fare la prossima estate grazie alla startup di due bergamasche, Paola Carobbio e Beatrice Adorni, che hanno creato Fingerpools, piattaforma mondiale per condividere la piscina. Chiunque ne abbia una, dai privati agli alberghi, dai b&b ai golf club, dalle discoteche ai centri benessere, può metterla a disposizione – a pagamento – nei giorni e negli orari che preferisce. Chi invece una piscina non ce l'ha, potrà così approfittare di quella del vicino.

La calda estate del 2015. Un'idea nata «nel giugno 2015, quando a Bergamo si moriva di caldo, in risposta all’affollamento delle piscine comunali, prese d’assalto dai bambini dei Centri Ricreativi Estivi oltre che dagli habitué», spiegano le due imprenditrici. Considerando che nel mondo ci sono oltre ventidue milioni di piscine, di cui 330mila in Italia, la soluzione è arrivata dalla sharing economy, di cui Paola e Beatrice sono già esperte fruitrici, da Airbnb, sito per la condivisione della casa, a Vizeat, dedicato invece alle esperienze culinarie.

 

Paola Carobbio e Beatrice Adorni, creatrici di Fingerpools

 

L’inizio di Fingerpools. «Fingerpools è stato messo online nel marzo 2017, quindi un po' a ridosso dell’estate per entrare subito nelle abitudini dei bergamaschi, ma l’accoglienza è stata buona – raccontano mentre si preparano alla finale del Premio Cambiamenti, concorso nazionale che sostiene le migliori startup, il 30 ottobre a Milano –. Si sono iscritte una piscina di Clusone, legata anche a una discoteca, che puntava ad ampliare la propria clientela, e una piscina privata all’interno di una villa vicino a Bergamo, sul Colle della Maresana».

Tendenze che si diffondono sì per ragioni economiche, ma anche social: mentre si fa un bagno si fa amicizia. «In questo secondo caso l’idea è venuta a Sebastiano, un giovane universitario, ma sua madre ha aderito con entusiasmo, sperando di ricevere anche ospiti internazionali, per far esercitare i figli nell’uso delle lingue straniere. Per la prossima estate abbiamo già 3-4 strutture alberghiere interessate oltre a vari privati».

Come funziona di preciso. Si può scegliere anche di riservare l’ingresso a una clientela specifica, dai naturisti agli amanti degli animali, per esempio. Tra l’altro, emerge l’abitudine già diffusa di tenere aperta la piscina per parenti e amici: «Spesso c’è un ingresso separato dall’abitazione e i proprietari lasciano la chiave in un punto accessibile agli ospiti, che possono fare un bagno quando vogliono». Con la startup made in Bergamo si aggiunge a questa predisposizione anche il meccanismo del pagamento. «Consigliamo una via di mezzo tra il prezzo di una piscina comunale e quello di un club privato: 20-25 euro a giornata, magari.

 

 

Poi si possono offrire e far pagare eventuali altri servizi: dalla bibita allo snack, dall’asciugamano al parcheggio», spiegano Paola, 43 anni, e Beatrice, 28, entrambe di Bergamo. La prima, laureata in filosofia, è stata per quindici anni giornalista freelance e per nove agente di commercio. La seconda, dopo la laurea magistrale in giurisprudenza, ha lavorato per u n’azienda produttrice di droni, oltre ad aver frequentato lo studio commercialistico di famiglia fin da giovanissima.

Capitolo importante: igiene e sicurezza. «Bisogna rispettare le regole del Paese in cui si trovano le piscine. Chi le mette a disposizione può inoltre segnalare sul sito la presenza di un bagnino, di un medico o di un ospedale nelle vicinanze», aggiungono le inventrici di Fingerpools. In attesa dello sbarco ufficiale in Bergamasca la prossima estate, il loro sguardo ora è rivolto al mondo. «Ci stiamo concentrando sulle aree dove ci sono più mesi di caldo all’anno, come il Sud Est asiatico, dove siamo già attive con varie strutture».

Chi però cerca in questi giorni su Fingerpools, troverà un luogo molto conosciuto: le cascate della Val Vertova a Gazzaniga. Il prezzo? Gratis, naturalmente. La segnalazione rientra infatti nella sezione del sito dedicata alle piscine naturali. Perché la filosofia di Fingerpools è, innanzitutto, permettere a tutti di fare un bagno, che sia a pagamento oppure no.

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