Due anche all’Italia

In attesa dei Nobel, gli IgNobel Per le ricerche più strampalate

In attesa dei Nobel, gli IgNobel Per le ricerche più strampalate
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Mentre cresce l’attesa per scoprire chi saranno i vincitori dei premi Nobel 2014 e, come ogni anno, la Thomas Reuters si lancia in scommesse e previsioni, ad essere già stati assegnati sono i fratelli meno ambiti dei Nobel, cioè gli IgNobel, ovvero i riconoscimenti alle ricerche più strampalate e involontariamente comiche, realizzate dagli scienziati in tutto il mondo. Creati nel 1991 dalla rivista scientifico-umoristica Annals of Improbable Research, vanno a premiare quelle ricerche che «prima fanno ridere e poi fanno pensare». La cerimonia di premiazione si tiene, annualmente, al Sander Theatre di Cambridge, lo storico teatro della Harvard University che in passato ospitò personaggi come Winston Churchill e Theodore Roosevelt ed oggi, invece, permette a oltre mille spettatori di divertirsi. A causare ancora più ilarità è il fatto che, a premiare i vincitori, sono dei veri premi Nobel. Quest’anno si è trattato di Carol Greider (Nobel in medicina nel 2009), Eric Maskin (Nobel in economia nel 2007), Rich Roberts (Nobel in medicina nel 1993) e Frank Wilczek (Nobel in fisica nel 2004). A far da contorno alla cerimonia un vero e proprio spettacolo di cabaret, con tanto di personaggi surreali e ballerini. Ogni premiato ha a disposizione 60 secondi per giustificare la sua ricerca e ringraziare.

Ma chi ha vinto quest’anno? Attenzione, perché l’Italia si è aggiudicata addirittura due premi. Partiamo proprio da questi

 

IgNobel per l’Arte

Italia, terra d’artisti e di ricercatori artistici assai strambi. Marina de Tommaso, Michele Sardaro e Paolo Livrea, neuroscienziati dell’Università di Bari, hanno scoperto che guardare una brutta opera d’arte provoca un vero e proprio dolore, in grado di far dimenticare altri fastidi fisici momentanei. Insomma, quando soffriamo, mettiamoci a guardare una brutta opera d’arte: opererà da anestetico.

 

IgNobel per l’Economia

Uno degli IgNobel (meno) ambiti se l’è aggiudicato niente meno che l’Istat. L’Istituto ha infatti vinto per «aver preso l'iniziativa nell'adempiere il mandato dell'Unione Europea di aumentare la portata della propria economia nazionale includendo le rendite derivanti dalla prostituzione, dalle droghe illegali, dal contrabbando e da altre transazioni finanziarie illecite tra partecipanti volontari».

 

IgNobel per la Fisica

L’anno scorso era andato a noi italiani, con una ricerca di Alberto Minetti, Professore di Fisiologia Umana presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano, che dimostrava come, in condizioni di gravità lunare, l'uomo potrebbe camminare sull'acqua per qualche secondo, come fanno i basilischi. Interessante, ma poco utile, almeno per il momento. Quest’anno, è stata invece premiata la ricerca a un gruppo di ricercatori giapponesi, i quali hanno misurato l’attrito tra una buccia di banana e la suola di una scarpa e tra la buccia e l’asfalto nel malaugurato caso in cui capita di scivolare su di essa. Una ricerca più utile ai film di Stanlio e Olio che alla realtà di tutti i giorni.

 

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IgNobel per le Neuroscienze

C’è voluto addirittura un team internazionale di ricercatori cinesi e canadesi per studiare cosa avviene nel cervello di quelle persone che vedono il volto di Gesù Cristo nelle fette di pane tostato bruciate. E se pensate che la cosa sia di poco conto, sappiate che il fenomeno ha anche un nome scientifico: pareidolia.

 

IgNobel per la Psicologia

Un’altra ricerca sul cervello umano, questa volta realizzata da un team di psicologi australiani, inglesi e americani, ha dimostrato che chi tende ad andare a letto più tardi è molto più narcisista e psicopatico di chi, invece, va a letto presto e si sveglia prima la mattina. In questo caso una informazione utile ci viene però data: meglio stare alla larga dai nottambuli.

 

IgNobel per la Salute Pubblica

Si sono messi insieme addirittura otto ricercatori di quattro diversi Stati (Repubblica Ceca, Stati Uniti, Giappone e India) per studiare come i gatti influenzino concretamente gli atteggiamenti dei loro padroni. Il come è abbastanza complicato, sappiate però che c’entrano i possibili morsi dell’animale e il parassita che causa la Toxoplasmosi.

 

IgNobel per la Biologia

Restando sull’argomento animali domestici, un team di ricercatori da Repubblica Ceca, Germania e Zambia ha dimostrato che i cani, quando fanno i loro bisogni, si allineano con le linee del campo magnetico terrestre che indicano il nord ed il sud. Utilità per voi padroni? Nessuna, chiaro.

 

IgNobel per la Medicina

Finalmente una ricerca che può avere una sua utilità pratica. Dei ricercatori, americani e indiani, hanno scoperto che la carne di maiale stagionata è in grado di bloccare fermare un’emorragia, soprattutto in chi soffre di epistassi. Provare per credere.

 

IgNobel per le Scienze Artiche

Una categoria, questa, che è stata inventata apposta per i due ricercatori, uno tedesco e uno norvegese, che hanno analizzato le reazioni di paura delle renne innanzi a degli orsi polari. Per la precisione, gli orsi polari in questione non erano veri animali, ma gli stessi ricercatori opportunamente travestiti.

 

IgNobel per la Nutrizione

La nutrizionista spagnola Raquel Rubio e il suo team sono riusciti ad isolare dei particolari batteri dalle feci dei bambini per poi riusarli per produrre delle salsicce probiotiche. Purtroppo non erano presenti alla premiazione, ma hanno inviato un bel po’ di salsicce per far assaggiare il prodotto finale. Non sappiamo chi ha avuto il coraggio di provarle.

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