La Dea che rialza la testa e i troppi conigli di Bergamo    

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La domanda del giorno è semplice: se questa è l’Atalanta che, contro l’Empoli crea quattro palle-gol, ma riesce a non vincere la nona partita di fila, dove potrà arrivare quando, finalmente, tornerà al successo? Ha ragione, Reja. Rispetto all’orripilante prova di Verona, stasera abbiamo visto un’altra squadra: registrata in difesa davanti a Sportiello, capitano e sicuramente migliore nerazzurro dall’inizio della stagione; quadrata a centrocampo, dove De Roon, Freuler (ottimo debutto) e Kurtic hanno cominciato ad affinare un’intesa che promette bene; in attacco, brilla sempre di più Diamanti. A mano a mano che la sua condizione migliora, la squadra ne beneficia. Bisogna avere la pazienza di aspettare Pinilla e Borriello.

Ecco, qui, forse, sta il punto per capire l’andatura tartarughesca dell’Atalanta che, comunque, grazie a Juve e Napoli ha guadagnato un altro punto su Frosinone e Carpi (considerati gli scontri diretti, il vantaggio sulle terz'ultime a 14 giornate dalla fine, non è di 9, ma addirittura di 10 lunghezze): dopo la rivoluzione sul mercato di gennaio, è come se oggi si fosse iniziato un altro campionato. Diamanti e Borriello non sono ancora al cento per cento; Pinilla è appena rientrato dopo tre mesi di assenza per infortunio e operazione; Freuler ha bisogno di tempo per inserirsi, ma se la prima impressione è quella che conta, ha cominciato bene. Intanto, continuano i progressi di Conti  che promette di essere l’autentica rivelazione dell’anno.

Vincere a Marassi contro la Samp, che allinea una delle peggiori difese, può imprimere la svolta alla seconda parte del campionato, anche perché, a forza di creare occasioni da gol, prima o o poi la vittoria arriva. E, quando arriverà, sarà doveroso dedicarla ai tifosi discriminati dalla nuova rappresaglia di Stato che, dopo la gara con il Sassuolo, anche per l’Empoli (grrrrr! Notoriamente una partita ad altissimo rischio) ha imposto il divieto di vendita dei biglietti in Curva Nord ai non possessori della tessera del tifoso. Un altro, grave danno arrecato all’Atalanta, ai suoi tifosi e a Bergamo, nel silenzio assordante della Casta locale che fa il pesce in barile. D’altra parte, come dice il Manzoni, il coraggio, se uno non ce l’ha, non se lo può dare. E in città ci sono troppi conigli.

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