La posta degli amori sfigati «Ho fatto di tutto, ma non basta»

Pubblicato:

Cara Alba,
mi sono appellato a tutto, perfino all’oroscopo sperando che le stelle mi offrissero una soluzione. Non mi resti che tu. Anna è il suo nome: bella e sfuggente come l’aurora boreale. È bastato un nulla perché mi innamorassi di lei, uno sguardo e una stretta di mano. Ho fatto di tutto per averla: ho provato con le parole, con i regali, i viaggi, le promesse. La sua incostanza, però, è la mia agonia. Un giorno sembra la donna più felice al mondo; quello dopo, invece, che nulla la possa soddisfare. E siccome è bella, bellissima, io impazzisco all’idea che qualcuno arrivi e possa portarmela via. Sempre che non sia già successo. Bella e sfuggente, come ti dicevo. Ho fatto di tutto per lei, ma a quanto pare non basta mai. Mi dicono di lasciar perdere, ma non ce la faccio. E quando vedo che sorride a qualcun altro, sembra quasi che il mio cuore non possa reggere tanto dolore. Dimmi, ti prego, che fare. Perché Anna non sceglie me?
Con speranza, Fabio

 

Povero Fabio,
la gattamorta. La maledizione sentimentale per eccellenza, biglietto solo andata per l’inferno amoroso. Ti capisco, caro Fabio, anche io ho un debole per loro. Lancerei petali di rose ad Anna lungo il suo cammino. Sono il prodotto più perfetto dell’umanità, lo stadio finale dell'evoluzione. Le Sun Tzu delle relazioni amorose. Vuoi sapere cosa fa? Nulla. Soprattutto, evita di mettersi nella situazione più sfavorevole della storia della letteratura, del cinema, del teatro, dell'opera, del balletto classico, della musica: innamorarsi. Abbandona le speranze, caro mio. Hai a che fare con un genio: lei stringe accordi sentimentali al ribasso, ovviamente si fa sposare da un soggetto serio, devoto e lavoratore. Noioso e quadrato; discreto, certo, ma poco appetibile agli occhi degli esemplari meno evoluti della specie. Quanto le amo. Ma anche lei deve divertirsi, in lei c’è ancora una stilla di umanità. E lasciateglielo qualche sfizio, mica può sempre lavorare. Si procura un altro maschio che le coccoli l’ego con attenzioni e carinerie. Eccoti, Fabio. Tu sei proprio quel giocattolino che serve a far sì che le giornate della Gatta non siano un tedio infinito. E così lei gioca col gomitolo (tu), poi fa le fusa, poi scappa via, poi è felice, poi è distante. Riesci a immaginare qualcosa di più seduttivo? Sei un topolino in trappola. «Se sparisco per un po’, sentirà la mia mancanza e mi cercherà», potrai pensare. No. Passa al prossimo della fila, ti dimenticherà in tre minuti. Non è così scema da stare a soffrire per amore. Sono desolata, ma la posta degli amori sfigati si arrende davanti a cotanta perfezione. Faccio un passo indietro, fallo anche tu. Consiglio di abbandonare l’impresa, senza rimpianti. Non combattere la guerra che non puoi vincere, impara da lei.
Alba

Seguici sui nostri canali