Una prospettiva differente

«Noi lottiamo contro Ebola Voi in Italia contro i vaccini»

«Noi lottiamo contro Ebola Voi in Italia contro i vaccini»
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«Qui lottiamo per vincere l’ebola, e in Italia invece si fa la guerra ai vaccini. E’ una cosa assurda. Non riconosco più il mio paese». A parlare è la volontaria brignanese Monica Corna, dal 2002, presente in Congo. Paese dove recentemente è tornata l’ebola. Una nuova epidemia, infatti, ha colpito la regione del Nord Kivu, in Congo. E nel giro di 15 giorni ha già mietuto 47 vittime, con un tasso di letalità pari al 50% per chi contrae la malattia. Attualmente la zona più colpita è la città di Beni. Un centro abitato di 95mila abitanti che si trova a circa trecento chilometri da Goma, città dove risiede la volontaria brignanese.  «Per ora la malattia non è arrivata a Goma – ha fatto sapere Corna – infatti, le autorità stanno cercando in tutti i modi di isolare l’ebola evitando che ci possa essere un contagio nelle località vicine a Beni, evitando una diffusione della malattia che non sarebbe più sostenibile, dopo quella di qualche anno fa. Moltissimi, infatti, sono i controlli che vengono effettuati. C’è molta prudenza, specialmente per quanto riguarda le norme igieniche. Obbligo è lavarsi sempre le mani».

Perché tale attenzione. Il motivo di così tanta attenzione rispetto al contenimento dell’epidemia è semplice. «Nessuno vuole che si ripeta ciò che è avvenuto anni fa – ha sottolineato Corna – soprattutto per la regione del Nord Kivu è una tra le più popolose dell’interno Congo. E soprattutto è una regione che confina con molti altri stati africani. Se si permettesse alla malattia di contagiare altre persone sarebbe letteralmente una catastrofe. Già il bilancio a soli 15 giorni dal ritorno dell’ebola è spaventoso. Si parla di ben 47 morti. Con un tasso di letalità fortissimo». A fine luglio l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva dichiarato che l’epidemia di ebola, iniziata lo scorso aprile, poteva dirsi conclusa. Solo pochi giorni dopo, a inizio agosto nella regione del Nord Kivu e dell’Ituri sono stati registrati dei nuovi casi di contagio. Questa volta però si tratterebbe di una nuova epidemia, slegata dalla precedente. Inoltre sarebbe dovuta ad un diverso ceppo del virus. Con questa si tratta, comunque, della decima epidemia che colpisce il paese, messo sempre più in ginocchio dalla malattia e dai problemi di lotta interna.

Nuovo vaccino. «Hanno detto che a breve testeranno un nuovo vaccino affinché si possa trovare una cura e contenere l’epidemia. – ha raccontato Corna – Qui si lotta per la vita ed un vaccino è essenziale. È assurdo come qua si lotti contro tubercolosi e altre malattie, mentre in Italia si fa la guerra ai vaccini. Trovo davvero tutto ciò una contraddizione assoluta e a mala pena riesco a riconosco il mio paese di origine».

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