Una professionista a Lallio

Manuela, che ha lasciato i numeri per diventare wedding planner

Manuela, che ha lasciato i numeri per diventare wedding planner
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Lo si capisce subito, parlandoci insieme, che il suo lavoro le piace tantissimo. Tra pizzi, fiori, confetti e bomboniere, lei si sente estremamente a suo agio. E infatti di professione fa la wedding planner. Si chiama Manuela Opreni, ha 51 anni ed è la titolare del negozio «Desideri» di Lallio. «Fino a cinque anni fa mi occupavo di contabilità e dell’ufficio acquisti di una grossa azienda - racconta - Poi nel 2009 ho avuto l’occasione di rilevare il negozio di via Aldo Moro e ho deciso di buttarmi».

Passione e formazione. Manuela ha sempre avuto una certa manualità e tanta creatività: «Fin da piccola mi piaceva tagliare, incollare, fare pacchetti regalo particolari - spiega -. Questa mia attitudine mi ha molto aiutata nella nuova professione, ma mi tengo costantemente aggiornata con corsi e seminari. C’è sempre tanto da imparare». Infatti conosce Carla Gozzi, la style coach più famosa d’Italia, nota per i suoi programmi su Real Time, e frequenta i corsi di Mauro Adami di Domo Adami, l’atelier di abiti da sposa di Vigevano. «Grazie a Mauro ho appreso tantissimo. Mi ha insegnato come muovermi, come parlare, come approcciarmi al cliente. Ho seguito i suoi corsi e mi ha chiamata per affiancarlo in alcune cerimonie organizzate da lui».

 

 

Gli appuntamenti. Anche per le manifestazioni del settore che si tengono nella Bergamasca, Manuela Opreni è tenuta molto in considerazione. Infatti questo fine settimana, il 27, 28 e 29 gennaio, ha organizzato Wedding in Gallery al centro commerciale Le Due Torri di Stezzano, un appuntamento che raggruppa decine di espositori che operano nell’ambito dei matrimoni. Poi è stata tra gli espositori di Bergamo Sposi, alla fiera di Bergamo, e anche come sponsor delle sfilate.

Ma chi si rivolge alla wedding planner?
«Innanzitutto coppie che si vogliono sposare, ma ci occupiamo anche di battesimi, cresime, feste di laurea, comunioni. Noi facciamo di tutto perché il giorno della cerimonia sia veramente speciale e cerchiamo di sollevare i clienti dallo stress dell’organizzazione, che spesso diventa fonte di ansia e rischia di rovinare il giorno più bello della vita. Oggi i matrimoni sono cambiati: una volta si stava solo seduti al tavolo a mangiare, mentre oggi si cerca di fare qualcosa di più dinamico, gli sposi vogliono interagire con i loro ospiti, vogliono creare dei momenti particolari».

Così Manuela organizza tagli della torta speciali, bolle di sapone, giochi di luci, lanci di palloncini, balli, canti, momenti in cui gli invitati vengono coinvolti. Quanto costa la sua consulenza?
«Nulla - dice - Io mi metto a disposizione gratuitamente. Il guadagno ce l’ho vendendo ciò che serve per la cerimonia, ma per i consigli non chiedo compensi».

 

La wedding planner Manuela Opreni con il figlio Alessandro, suo assistente.

 

Con che budget si può organizzare un bel matrimonio?
«Dipende dal numero degli invitati e dalle pretese degli sposi. Mi è capitato anche di organizzare cerimonie con 500 euro».

Cosa spinge le coppie a rivolgersi a una wedding planner?
«Se si rivolgono a me hanno un minor dispendio di energie, innanzitutto. Mi sono capitate coppie che sono venute in negozio per acquistare le bomboniere e che avevano deciso di organizzare tutto da sole. Poi l’ultimo mese mi hanno contattata disperate perché non riuscivano più a venire a capo di nulla. Altre coppie si affidano a Internet e spesso si ritrovano con dei prodotti che non sono della qualità che si aspettavano. Ecco, io offro una garanzia di qualità, punto all’eccellenza. Poi per carità, il disguido può capitare, ma cerchiamo sempre di rimediare con tempestività. Ho dei fornitori che mi aiutano in questo, siamo tutti professionisti del settore e sappiamo bene come muoverci».

Qual è stata la richiesta più particolare che le è stata fatta?
«Ricordo una coppia che voleva un matrimonio in tema irlandese. Abbiamo decorato tutto con i colori verde e lilla e come bomboniere abbiamo confezionato delle bellissime bottigliette di whisky». Ad aiutareManuela ci sono i suoi figli Alessandro e Stefano e suo marito Gianluigi. Loro hanno tutti un altro lavoro, ma come si può dire di no quando la mamma ha bisogno di aiuto?

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