La tournée

I Nomadi, in viaggio da 55 anni La nuova avventura da Bergamo

I Nomadi, in viaggio da 55 anni La nuova avventura da Bergamo
Pubblicato:
Aggiornato:

Hanno resistito alle intemperie del destino e continuano a riempire le arene. In 55 anni di carriera la sorte ha provato in tutti i modi a fermare i Nomadi: la scomparsa del leader carismatico Augusto Daolio nel 1992, i problemi legali, l’abbandono del successivo cantante. Ma non ce l’ha fatta. I Nomadi sono sempre ripartiti, perché nessun colpo è stato quello del ko. La band ha risorse inimmaginabili. Il pubblico continua a seguirli. E il suo fondatore, Beppe Carletti, ha più frecce al suo arco.

1488477487
Foto 1 di 4
nomadi-dentro
Foto 2 di 4
Nomadi-tutte-le-canzoni-accordi-discografia-anni-70
Foto 3 di 4
STE_6517-copy
Foto 4 di 4

L’album Nomadi dentro, uscito lo scorso 27 ottobre, vede tra le firme due nomi imprescindibili della storia della band. Il gruppo è tornato infatti a incidere una canzone scritta da Francesco Guccini, cinquant’anni dopo Per quando noi non ci saremo, l’album del 1967 contenente brani in gran parte firmati dal cantautore modenese: Dio è morto, su tutti. Il nuovo brano si intitola, guardacaso, Nomadi: il «maestrone» di Pavana l’ha scritto nel 2013 insieme al chitarrista Juan Carlos «Flaco» Biondini per il cinquantesimo del gruppo. L’altro gradito ritorno è Alberto Salerno con Terra di Nessuno: il suo nome a molti dirà poco, ma si deve a lui la canzone cult dei Nomadi, Io vagabondo. Alla voce, per la prima volta dal vivo, Yuri Cilloni, subentrato a Cristiano Turato (a sua volta subentrato a Danilo Sacco, nel 2011).

 

 

Dopo il disco, il tour teatrale. Che parte stasera, venerdì 12 gennaio, proprio da Bergamo, dal Creberg Teatro. Nei prossimi due mesi girerà tutte le principali piazze italiane, con tanto di capatina oltreconfine, in Svizzera. Il nuovo cantate viene da una cover band del gruppo, una delle decine che girano l’Italia con seguito più che onorevole. «Volevamo avere un cantante bravo - dice Carletti - e Yuri lo è. Sicuramente il fatto che conoscesse bene le canzoni e che le amasse, lui per primo, ha voluto dire tante cose».

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 41 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 18 gennaio. In versione digitale, qui.

Seguici sui nostri canali