Non meritavi questa beffa, Atalanta Ma tranquilla, tornerai in Europa

Pubblicato:
Aggiornato:

Atroce. Cocente. Bruciante. Ingiusta. Non bastano gli aggettivi e i loro sinonimi per descrivere la beffa di Copenaghen. Raramente, l’eliminazione da una coppa europea è stata tanto immeritata quanto quella che l’Atalanta ha patito in Danimarca, dove ha dominato i rivali, come già aveva fatto all’andata. Ma il calcio sa essere tremendo, nonostante l’unico tiro in porta che i danesi hanno fatto in 210 minuti; nonostante le palle-gol create dai nerazzurri; nonostante il gioco catenacciaro degli avversari che in Europa League non andranno lontano. Affari loro.

Gomez e Cornelius. Sono affari nostri, invece, i contraccolpi di questo epilogo doloroso di un’avventura che, prima di Copenaghen avevo visto l’Atalanta inanellare nei preliminari 3 vittorie, 2 pareggi, segnando 16 gol e subendone 3, stabilendo un record difficilmente battibile (8 gol segnati da un’italiana in un’eurotrasferta). L’idiosincrasia di Gomez per i rigori è assodata, tuttavia non inficia la coraggiosa, tenace, ostinata prova del Capitano. Da Cornelius ci aspettavamo il gol dell'ex e, invece, è arrivato lo strazio dell’ex, il cui agente farebbe bene a preoccuparsi dell’imperizia del danese, anziché definirlo "prigioniero dell’Atalanta” che gli garantisce 700 mila euro a stagione. Netti. La botta è stata tremenda e sarebbe inutile negarlo. La campagna acquisti è stata degna delle ambizioni di una società una squadra, un tecnico, una tifoseria che da tempo hanno raggiunto la dimensione europea.

Reagire subito. E proprio perché la fatidica esperienza internazionale si acquisisce anche vivendo serate amare come queste, lo diciamo adesso che sono state giocate (benissimo) soltanto due giornate di campionato e in Coppa Italia la Dea non è ancora entrata in scena: l’Atalanta reagisca subito. Sfoghi tutta la sua carica agonistica, giocando come ha fatto lunedì’ scorso a Roma. Ritenti immediatamente la scalata all’Europa. Ha tutto per riuscirci: l’allenatore, la squadra, la dirigenza, i tifosi che, ne siamo certi, domenica allo stadio sosteranno i nerazzurri con il calore e con la passione che avrebbero riservato loro se si fossero qualificati e sapranno scaldare loro il cuore. L’Atalanta esce imbattuta dai preliminari di Europa League: il Copenaghen ce l’ha fatta soltanto ai rigori e il verdetto del campo si rispetta sempre, anche quando suona iniquo. Ma questa Dea ha un ottimo impianto di gioco, allinea giocatori in grado di renderla sempre più competitiva, è guidata da un tecnico coraggioso e capace, alle spalle ha un gruppo dirigente che si esalta nelle difficoltà. C’è un tempo per tutto: ora è il momento di leccarsi le ferite, presto arriverà la rivincita. Su la testa, Atalanta. Non meritavi questa beffa. Ma tornerai in Europa.

Seguici sui nostri canali