Provocazione a colori

Sindaco di Covo: basta tricolore Indosserà una fascia giallorossa

Sindaco di Covo: basta tricolore Indosserà una fascia giallorossa
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Addio alla fascia tricolore. Il sindaco Andrea Capelletti sceglie i colori di Covo e si fa fare una fascia personalizzata giallo-rossa. In realtà il tricolore non verrà abbandonato del tutto. Ma oltre alla fascia canonica il primo cittadino si servirà di una nuova fascia che renderà onore al suo paese. Questa è solo l’ultima di una serie di iniziative volute da Capelletti per valorizzare il territorio. Ma questa volta c’è pure un pizzico di provocazione. «Il sindaco ricopre due ruoli principalmente – ha spiegato Capelletti – il primo è quello di essere ufficiale di stato civile e di governo, mentre il secondo è quello di essere il rappresentante della comunità che lo ha eletto. Quando svolgerò il primo incarico userò la fascia tricolore. Mi riferisco ad eventi nazionali o ad esempio alla celebrazione di matrimonio dove è necessariamente richiesta la fascia tricolore, nel restante dei casi, quando ci saranno manifestazioni che riguarderanno principalmente Covo userò la nuova fascia che mi sono appena fatto fare, quella che riporta i colori del nostro gonfalone, che per un curioso caso sono uguali a quelli delle città di Bergamo». La fascia, commissionata ad un’azienda bergamasca e pagata di tasca del sindaco, resterà in eredità ai futuri borgomastri, lasciando così decidere ai posteri se continuare o meno questa iniziativa che punta a valorizzare il territorio locale. «Nella mia iniziativa c’è pure un intento polemico – ha continuato il sindaco – infatti istituire una doppia fascia è un modo alternativo per porre l’accento ancora una volta sui Comuni che in questi anni sono stati tartassati dallo Stato centrale e continuano ad esserlo. Ai Comuni, specialmente del Nord, sono richiesti solo sforzi, tagli e in compenso non ricevono nessun servizio o aiuto. È ora di finirla, lo Stato non deve affossare i Comuni, anzi deve valorizzarli». Ad oggi il sindaco covese è l’unico ad avere adottato una scelta del genere nella Bergamasca, anche se l’idea non è proprio tutta farina del suo sacco. Infatti esistono casi in Italia dove la doppia fascia è già realtà da molto tempo. In particolare in Veneto, dove lì però i sindaci usano la fascia veneta, in onore della Serenissima. «Per questa idea sono stato ispirato dai sindaci veneti – ha concluso Capelletti – i quali hanno deciso di indossare la fascia della loro Regione. A tal proposito vorrei dire che mi spiace che ancora una esista una fascia lombarda che valorizzi anche la nostra Regione. Bisognerebbe crearne una al più presto». Insomma un’idea curiosa quella di Capelletti che ancora una volta lo avvicina al borgomastro di Spirano Giovanni Malanchini, da sempre alleato fedele nella valorizzazione del territorio. Alcune settimane fa Malanchini aveva detto che nel suo ufficio sventolava la bandiera veneta e non il tricolore italiano e oltre a ciò Malanchini aveva confessato di aver tolto la foto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A dirla tutta infatti anche Capelletti ha seguito la stessa linea. Entrando nel suo ufficio si trova al posto del presidente, il ritratto di papa Giovanni XXIII. Chissà che forse ora non si vedrà anche una fascia con i colori di Spirano?

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