Che storia!

Suor Ambrogia Locatelli ha sconfitto il Coronavirus e ora festeggia i 101 anni di vita

Entrata nel convento nel 1937, ora si trova nella comunità di Santa Maria di Rivolta d’Adda. Per decenni ha vissuto a Costa Volpino. A inizio aprile è risultata positiva al Covid, ma è guarita

Suor Ambrogia Locatelli ha sconfitto il Coronavirus e ora festeggia i 101 anni di vita
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Quella di suo Ambrogia Locatelli è una storia di speranza e di tenacia. Una forza che sembrava non poter appartenere a quel corpo minuto sulla sua sedia a rotelle nella comunità di Santa Maria di Rivolta d’Adda. Eppure, suor Ambrogia quella forza l’ha tirata fuori: ha vinto la sua battaglia contro il Coronavirus e ieri, 11 maggio, ha festeggiato 101 anni di vita. PrimaTreviglio ha raccontato la sua storia.

Classe 1919, suor Ambrogia era risultata positiva al virus a inizio aprile, come altre consorelle Adoratrici del Santissimo sacramento. Una diagnosi che per moltissimi, troppi anziani, è stata per settimane e settimane, tra febbraio, marzo e aprile, sinonimo di una condanna a morte. Grazie alle cure prestatele dalla dottoressa della comunità, dalla suore e dal personale della casa di riposo, però, suor Ambrogia ne è uscita. La scorsa settimana è infatti arrivato l’esito del tampone: negativo.

«Varcare la soglia del secolo di vita non è scontato. Ma suor Ambrogia Locatelli oggi ha un altro motivo per cui cantare il suo Magnificat: è tra i tanti che hanno superato il Covid-19 e lo hanno vinto», spiega in una nota la consorella Paola Rizzi, dell’istituto rivoltano. Ma non solo. «Quest’anno suor Ambrogia festeggia il suo ottantesimo di consacrazione al Signore. Un traguardo assolutamente straordinario, per età e fedeltà! E lo fa come inno alla vita, per gridare al mondo con il suo cuore esultante che il Signore, ancora una volta, "ha fatto grandi cose per noi"! Oggi a festeggiarla è tutta la comunità di Santa Maria, insieme alle consorelle Adoratrici sparse in tutto il mondo, con la benedizione del fondatore, san Francesco Spinelli. Il Coronavirus, nemico latente e per questo infido e minaccioso, in suor Ambrogia non ha potuto dire l’ultima parola. La vita ha vinto. E lei, sorridente e un poco sorniona, ripete, con la naturalezza che è propria di chi ha vissuto abbandonata all’amore, il suo semplice "grazie!"».

Nata a Lissone e cresciuta a Nosadello, frazione di Pandino, suor Ambrogia è entrata in convento nel 1937. Ha prestato servizio in particolare a Pachino (Siracusa) e poi in Bergamasca a Costa Volpino, dove ha speso decenni della sua lunga vita. Nelle scuole materne e a servizio nelle parrocchie, ha fatto della sua vita un essere-per-gli-altri.

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