Un pari che vale tre punti Buon compleanno, Atalanta

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L’Atalanta compie 109 anni e non potrebbe sentirsi meglio perché ha un grande avvenire davanti a sé. Il pareggio di Firenze, colto su un campo statisticamente ostico per i nerazzurri, vale una vittoria. Non soltanto perché la squadra di Gasperini ha ripetutamente sfiorato il successo, soprattutto durante lo splendido primo tempo che ha visto i bergamaschi mettere sotto i viola, in evidente affanno (dopo 8 giornate, la Fiorentina ha esattamente la metà dei punti conquistati un anno fa e qualcosa vorrà pur dire, fermo restando che i toscani devono recuperare la gara con il Genoa). E’ stata la prestazione complessiva della squadra a corroborare un ambiente che ha svoltato dopo la strepitosa vittoria sul Napoli.

Alla vigilia, l’allenatore aveva avuto buoni presentimenti e li aveva manifestati senza paura. Buon segno. Evidentemente, sia Gasperini sia i giocatori (7 punti nelle ultime 3 partite), hanno pagato il pedaggio al periodo iniziale della stagione quando l’uno ha conosciuto gli altri e gli altri hanno capito che cosa il tecnico volesse da loro. La difesa è stata compatta, trovando in Berisha un portiere il cui rendimento in campionato cresce gara dopo gara e in Toloi, finalmente, una continuità di rendimento condicio sine qua non perché, alla buon’ora, l’ex romanista divenga un punto fisso dello schieramento base.

Ottime anche le note di Stendardo, subentrato a Caldara all’inizio della ripresa e capace di mostrare quanto esemplare sia la professionalità che gli ha consentito di risultare impeccabile, nonostante, per la prima volta dall’inizio della stagione, l’allenatore l’abbia chiamato in causa per un tempo tanto impegnativo. A dimostrazione che l’Atalanta gasperiniana può e deve essere un mix di gioventù e di esperienza, ricordando che cosa significhino giocatori dello spessore di Stendardo e Raimondi, ad altissimo tasso nerazzurro. Una squadra si costruisce non dimenticando mai quanto importante sia la sua identità: i ragazzi di Zingonia e i veterinari Zingonia sono fatti apposta per arrivare lontano. Molto positiva la prova di Kessie, al rientro dopo la squalifica in un centrocampo che ha macinato gioco di qualità, trovando in Gomez e Petagna i punti di riferimento offensivi attualmente imprescindibili. Auguri, Atalanta. E, se domenica farai le scarpe all’Inter, la festa di Bergamo sarà completa. Nulla è impossibile.

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