Dalle Case nella Roccia a...

10 incredibili luoghi da fiaba che però esistono davvero

10 incredibili luoghi da fiaba che però esistono davvero
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Avete immaginato (e poi visto sul grande schermo) luoghi incredibili, sospesi tra magia e colori pastello. Li avete sentiti raccontare dalla mamma prima di addormentarvi e ve li siete figurati, con le finestre di marzapane da sgranocchiare o le torri altissime da cui ogni giorno Raperonzolo calava la treccia. Qualche volta li avete anche disegnati, con sopra un sole sorridente o una delicata coltre di neve. Guglie finissime, alberi secolari, spianate dorate, brume incantate. I luoghi fiabeschi. E se vi dicessimo che esistono davvero? O, ancora di più, se vi mostrassimo i dieci più suggestivi? Per voi, allora, una classifica Trip Advisor.

 

10. Case nella roccia della Cappadocia - Urgup, Turchia

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Patrimonio dell’Unesco, questi stupendi siti rupestri si trovano in una regione turca (la Cappadocia) che misura in tutto settanta chilometri di lato e a volte non compare nelle cartine, trattandosi “semplicemente” di una zona storica, e in nessun modo politica. Per migliaia di anni culla di grandi civiltà - Ittiti in primis –, ognuna delle quali ha lasciato la sua impronta, le peculiarità geologiche di questo sito hanno fatto sì che spesso i suoi paesaggi vengano definiti «lunari». La formazione geologica tipica della regione, caratterizzata da tufo calcareo, ha subito erosioni per milioni di anni, dando vita a forme insolite e offrendo accogliente riparo per insediamenti rupestri, a volte sotterranei. Pronti a volarci sopra col tappeto incantato di Aladdin?

 

9.  Città Vecchia – Colmar, Francia

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La cittadina alsaziana (con popolazione di 70mila abitanti circa) fu fondata come città libera ai tempi del Sacro Romano Impero. Sorti altalenanti la portarono in mano tedesca nel Seicento e poi, dopo la Grande Guerra, di nuovo sotto il dominio francese. Storia a parte, la città è un graziosissimo complesso urbanistico medievale, che regala angoli bellissimi, caratterizzati dalle costruzioni a graticcio tipiche dell’architettura alsaziana. Racchiude anche monumenti di prim’ordine: per esempio, la Cattedrale di San Martino, suggestivo edificio in stile gotico; e la Casa Pfister, con le sue facciate ornate da affreschi e balconate in legno. Ricorda un po’ il borgo in cui passeggia Belle all’inizio del cartone animato La bella e la bestia. Prima che l’avventura cominci.

 

8. Palácio Nacional da Pena – Sintra, Portogallo

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Sulle colline della città portoghese di Sintra, non troppo lontano da Lisbona, il castello fu fatto costruire – siamo a metà dell’Ottocento – da Maria II di Braganza come regalo di nozze per il marito, Ferdinando II del Portogallo. Di modeste dimensioni, riuscì ad affascinare addirittura il poeta inglese Byron, noto viaggiatore, che definì il circondario un «glorioso Eden». Il palazzo è oggi proprietà dello Stato ed è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, nonché una delle sette meraviglie del Portogallo. Un po’ arabeggiante e un po’ stucchevole, si presenta come un misto tra il palazzo sfarzoso delle Follie dell’imperatore e quello del sultano dove si nasconde il genio della lampada.

 

7. Il monastero di Taktsang Palphug – Paro, Buthan

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Anche noto con il nome “Tana della Tigre”, è una struttura elegante a picco sulla valle di Paro, nel Buthan. Il complesso di templi del buddismo himalayano venne costruito a partire dalla fine del Seicento attorno ad una caverna dove si dice avesse meditato, per tre mesi, il guru Padmasambhava (parliamo di qualche secolo dopo Cristo). Che – leggenda vuole – fosse stato portato fin quassù da una donna tramutata in tigre. Oggi è una delle principali icone culturali della nazione. Non servono fiabe, date le storie antiche che si accompagnano a questo luogo. Ma, per la gioia dei piccini, ricorderemo la scuola di Kung Fu più simpatica del mondo, quella di Kung Fu Panda.

 

6. Ta Prohm – Siem Reap, Cambogia

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Il tempio di Angkor, costruito nello stile Bayon qualche secolo dopo l’anno Mille, fu uno dei primi luoghi sacri edificati da Jayavarman VII nel suo grandioso programma "urbanistico". Il termine significa “Vecchio Brahma”, ma il nome originario indicava un “Tempio Reale”, dacché era dedicato alla venerazione della famiglia dei sovrani. Qui vennero ammassate ricchezze di ogni tipo (oro, perle, sete). Abbandonato dopo la caduta dell’impero Khmer, venne ritrovato nel Ventesimo secolo. Erano rimaste intatte le suggestive combinazioni di alberi e pietra, giungla e rovine. Non c’entra molto a livello geografico, ma è impossibile non pensare alle porte e alle foreste del Signore degli Anelli.

 

5. The dark edges – Contea di Antrim, Irlanda del Nord

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È un breve tratto di strada nei pressi di Bregagh Armoy, a Ballymoney. Già lo scivolare della lingua sui denti, a pronunciare i nomi dei luoghi, rende la magia. Una via di mezzo tra la Contea de Lo Hobbit e un set di Tim Burton, dove trecento alberi di faggio si incurvano in cima e si intrecciano, creando un suggestivo tunnel ad arco. Giochi di luce ed ombra che servivano alla famiglia reale per impressionare i visitatori, dacché la strada era il viale d’ingresso della loro villa, Gracehill House, oggi club di golf. Se avete pazienza (e coraggio) d’attendere fino al tramonto, potreste incontrare la bella Grey Lady. Non in carne ed ossa, naturalmente.

 

4. Casa Batllò – Barcellona, Spagna

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Dal 2005 Patrimonio dell’Unesco, porta la firma del grande architetto catalano Antoni Gaudì ed è considerata una delle sue opere più celebri ed originali. Un altolocato industriale del settore tessile la consegnò, per una ristrutturazione davvero inusuale, all’incredibile genio catalano, che terminò i lavori nel 1907. Basta guardare le facciate dell’edificio per intuire tutto il resto: corpi aggettanti di aspetto zoomorfo e fantastico, un misto di gotico e art nouveau che ricorda la casa di marzapane di Hansel e Gretel, ma anche le grotte e i castelli marini di Ariel. Le maioliche frammentate e i vetri istoriati riflettono e moltiplicano la luce, riecheggiata anche dalle tegole di ceramica colorata (che sembrano un po’ le scaglie di un rettile).

 

3. Lago di Bled – Bled, Slovenia

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Ampio non più di due chilometri, le sue acque bagnano l’omonima cittadina slovena, oggi popolarissima destinazione turistica. Le montagne e le foreste che lo circondano ne fanno un luogo pittoresco. Anche perché, sopra il lago, sulla sponda settentrionale, sorge un suggestivo castello medievale. Cui fanno eco gli edifici racchiusi dalla piccola isola che sbuca al centro del lago. Con la bruma ricorda le luci e le ombre incantate della leggendaria Avalon (dove la fata Morgana portò il corpo di Artù, per concedergli una poetica sepoltura).

 

2. Il Santuario de Las Lajas – Pasto, Colombia

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Tutto iniziò da un’effige dipinta su lastra di pietra da un autore sconosciuto, raffigurante la Vergine del Rosario. Quest’immagine commosse a tal punto la comunità cristiana locale che il luogo divenne punto di riferimento per tutti i territori circostanti (addirittura fino all’Ecuador). Nel Novecento, poi, fu eretta una chiesa di stile neogotico. Che è questa, con le guglie raffinate contro il cielo azzurrissimo, una piccola Notre Dame sospesa nel verde da possenti arcate d’accesso.

 

1. Castello di Neushwanstein – Baviera, Germania

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Seimila metri quadrati articolati su quattro piani e numerose torri, alte anche 80 metri. Questi i numeri della meraviglia. Scenografica la posizione: ai piedi di una montagna, poco distante da un lago, sul ciglio di una gola vertiginosa e in vista di un altro castello immerso nella foresta. Un po’ castello di Malefica della Bella addormentata nel bosco (magari di giorno e senza maledizioni a luci verdi attorno) e torri fantastiche della Bella e la bestia. Fu costruito da Ludovico II di Baviera (il “re matto”) nella seconda metà dell’Ottocento e deve il suo nome a Lohengrin, il Cavaliere del Cigno dell’opera di Richard Wagner, compositore di cui il re amava maniacalmente l'opera. Il potere fascinatorio dell’edificio deriva anche dalla sagacia con cui lo disegnarono architetti e scenografi di corte: ogni sala, all’interno, è un’incredibile opera d’arte.

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