l'ultimo saluto

Addio a Simone Gervasoni, il volontario dal cuore grande che non si è mai arreso

San Giovanni Bianco e Zogno in lutto per la scomparsa del tecnico e volontario della Croce Rossa, grandissimo tifoso dell'Atalanta

Addio a Simone Gervasoni, il volontario dal cuore grande che non si è mai arreso
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Le comunità di San Giovanni Bianco e Zogno piangono la scomparsa di Simone Gervasoni, tecnico e volontario della Croce Rossa venuto a mancare nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 marzo all'età di 53 anni, dopo una lunga battaglia contro la Sla. Una vita dedicata agli altri, sempre con professionalità, altruismo e un sorriso che ha illuminato chi lo circondava anche i momenti più difficili.

Una vita in Croce Rossa

Simone aveva iniziato la sua avventura nella Croce Rossa di San Pellegrino – parte del comitato di Bergamo – nel 1993 come volontario, per poi diventare dipendente. Nel 2008 aveva ottenuto il ruolo di istruttore, e successivamente, nel 2016, era stato promosso a tecnico della centrale Areu, incarico svolto con dedizione e competenza.

Anche dopo la diagnosi della malattia, arrivata nel 2017, non si era arreso: nonostante le crescenti difficoltà motorie, aveva continuato a insegnare online e a organizzare lezioni pratiche di ripasso a casa sua. «Anche quando aveva ormai difficoltà a muoversi, continuava a fare lezioni online e addirittura organizzava a casa sua lezioni pratiche di ripasso» racconta il collega Achille, testimoniando la straordinaria forza d'animo di Simone.

La passione per lo sport e l'Atalanta

Come riporta L'Eco di Bergamo, oltre al volontariato, Simone era un grande appassionato di ciclismo e un tifoso sfegatato dell'Atalanta. La malattia lo aveva costretto ad abbandonare gli allenamenti in bicicletta, ma non aveva mai rinunciato a seguire la sua squadra del cuore. Fino a settembre 2023, si recava allo stadio in carrozzina, supportato dagli amici con cui condivideva la fede nerazzurra.

«Lo portavamo noi e quando la partita diventava difficile ci davamo forza a vicenda ripetendoci "fiducia, eh, che poi ce la facciamo" - racconta l'amica Betta -. Quando lo stadio è diventato troppo lontano ci siamo rifugiati a casa sua. L'ultima partita, la scorsa settimana, nella quale l'Atalanta ha battuto la Juve per 4 a zero, è stata a nostro modo una grande festa».

Il ricordo degli amici di sempre

Chi ha conosciuto Simone lo ricorda come una persona buona, gentile e sempre pronta ad aiutare. «Era una persona splendida, con grande dignità, sempre col sorriso, non voleva essere di 'peso', e questo nonostante lui si fosse sempre speso per tutti e per tutto» sottolinea Betta.

Simone lascia la moglie Monica e le figlie Aurora e Gaia, che lo hanno assistito con amore fino all'ultimo. Ha affrontato la malattia con coraggio e lucidità, scegliendo di restare a casa, circondato dall'affetto dei suoi cari.

I funerali si terranno sabato 15 marzo alle ore 15. Il corteo partirà dall'abitazione di Simone in via Briolo Entro a San Giovanni Bianco, dove è stata allestita la camera ardente. Come ultimo desiderio, riposerà con la sua amata divisa della Croce Rossa, la sciarpa dell'Atalanta e la maglietta da ciclista, simboli di una vita vissuta con passione e dedizione fino all'ultimo respiro.

Commenti
Silvia Casanova

Ciao simone non ti conosciuto ma ho gia'capito chi tu fossi...una grande persona da un cuore d'oro ma e'sempre cosi il signore in cielo vuole solo i buoni ora riposa in pace tifando da lassu'x la tua e nostra atalanta 🙏🙏🙏🙏🙏

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