Aeromodellismo, i falchi di Bergamo che insegnano le vie del cielo

Dai progetti di Leonardo al primo volo dei fratelli Wright: questo testimonia come, nell’uomo, la passione e la voglia di volare sia un qualcosa di radicato da almeno cinquecento anni. Passione condivisa anche dai membri del Gruppo aeromodellistico Falchi Bergamo, l’associazione di Zanica che dal 1965 si occupa del modellismo volante.
La fondazione. Il Gruppo nasce a Bergamo 53 anni fa, da un’idea di Giorgio Rabaglio, Vittorio Guerini e Mino Ubiali. Il primo dei tre merita una menzione speciale: a 18 anni, infatti, ottiene il brevetto di pilota. È da questo terzetto, formatosi nel 1964 seguendo dei corsi di aeromodellismo, che prende forma l’associazione. Nasce così la scuola per giovani soci di quello che è ancora chiamato Gruppo aeromodellistico Falchi Bergamo. Oltre all’attività scolastica, i fondatori iniziano anche a costruire alcuni velivoli e natanti di diverso tipo e dimensione: saranno ristrutturati alianti, montato un biplano (il Falco, che dà il nome al Gruppo) e una barca a vela; inoltre, verranno fabbricati dei modellini tradizionali.
Gli inizi. Nel primo periodo di attività i Falchi si sono serviti dell’oratorio cittadino dell’Immacolata per far volare i modelli a volo vincolato, ovvero quei velivoli che sono collegati fisicamente con il terreno, come gli aquiloni. Per quanto riguarda il volo libero, invece, era necessario spostarsi a Orio al Serio: al campo volo militare, infatti, uno spazio era riservato alle attività del Gruppo. In seguito all’apertura dell’aeroporto che oggi conosciamo tutti, i Falchi si sono dovuti trasferire a Grassobbio per poter continuare a far volare i loro apparecchi. Il Gruppo, però, non si è distinto solo a livello tecnico, ma anche competitivo: l’apertura al lato sportivo del modellismo è avvenuta sin dai primi anni. Tra i tanti che con diversi risultati si sono avvicinati a questo sport si ricordano lo stesso fondatore Rabaglio, Marco Manzoni, Paolo Rossi e i fratelli Grassi, Ambrogio e Battista. Questi, infatti, hanno dato particolare lustro al nome dell’associazione nelle attività di volo libero e in quello vincolato circolare.
Le gare. Parlando di risultati, merita una menzione Maurizio Milani: dopo aver iniziato con un modello a motore spezzato da piccolo, Milani ha provato con il volo vincolato circolare su suggerimento del suo maestro, Pierpaolo Riboli. Scelta felice: a oggi Milani ha vinto differenti campionati italiani, europei e mondiali nella categoria Juniores. Con gli anni Novanta ecco il primo ricambio generazionale: è proprio Pierpaolo Riboli, attuale numero uno dei Falchi, a ricoprire la carica di presidente. Questo passaggio avviene in continuità rispetto al passato: sono infatti mantenute tutte le competizioni organizzate dal gruppo e i Falchi continueranno a partecipare alle gare, oltre che a costruire modellini. E, parlando di gare, non si può non menzionare la Tavolettata d’inverno: si tratta della competizione d’apertura della stagione. Questa si svolge proprio a Zanica, grazie al gruppo che la organizza. Una gara storica, che nel 2018 è arrivata alla sua 29esima edizione.
Una missione. Si arriva così al presente: nel 2010 il gruppo si trasferisce a Zanica, dove si trova oggi. Nel 2013, poi, la vecchia pista di Grassobbio viene abbandonata a causa di alcune divergenze con l’Aero club di Bergamo. Ed è in quell’anno che, a Palosco, viene inaugurato il nuovo campo volo dei Falchi, che è intitolato al fondatore dell’associazione, Giorgio Rabaglio. Superato il cinquantesimo di attività nel 2015, una domanda spontanea ci fa chiedere cosa animi tutti i soci durante la loro attività. Per rispondere è d’aiuto il sito del Gruppo, nel quale si afferma che «lo scopo principale del Gruppo Falchi è quello di educare i giovani e avviarli verso le vie del cielo e del volo, sia in senso fisico che spirituale e morale, attraverso l’aeromodellismo». Il gruppo, quindi, «organizza corsi, indice manifestazioni, allestisce mostre, partecipa a raduni e alle gare di aeromodellismo» per avvicinare i ragazzi e chiunque lo desideri alla libertà e agli insegnamenti che solo il volo sa e può dare.