“Norman, ho bisogno di aiuto”: queste semplici parole dette al telefono nel 2011 da Steve Jobs furono più che sufficienti per convincere Norman Foster, architetto di fama mondiale nonché destinatario della richiesta del boss di Apple, a prendere il primo volo per Cupertino, California, e capire cosa preoccupasse tanto Steve. Ebbene alla fine non si trattava di nulla di grave, ma non per questo di non importante: Jobs, infatti, aveva una gran premura di affidare a Foster il compito di realizzare il progetto della nuova e futura casa di Apple, il Campus Apple 2 (sì l’attuale si chiama Campus Apple: incredibile come si possa al contempo inventare l’iPhone e pensare ad un nome del genere per il proprio quartier generale, vero?). Che, dopo cinque anni di progetti e lavori, è pressoché pronta al definitivo taglio del nastro: già all’inizio del 2017, infatti, i 13mila dipendenti di Apple avranno la possibilità di spostarsi dall’attuale sede a quella nuova, sempre rigorosamente a Cupertino, in California. E nel caso aveste dei dubbi, li fughiamo immediatamente: si tratta di un posto eccezionale.
Le misure di questo gioiello. L’intento di Steve Jobs era dichiaratamente quello di costruire il “miglior agglomerato di uffici del mondo”, e stando alle prime indiscrezione e soprattutto ad un video effettuato da un drone, pare che l’obiettivo sia stato ampiamente centrato. La struttura consterà di un enorme cerchio articolato su 9 piani e complessivamente grande 260mila metri quadrati. D’altra parte, accogliere 13mila dipendenti non è il solo compito a cui il Campus Apple 2 dovrà ottemperare, ma nell’immaginario di Jobs avrebbe dovuto essere una sorta di paradiso entro cui i lavoratori abbiano la possibilità di trovarsi nelle migliori condizioni possibile per poter dare del proprio meglio sul lavoro. Ecco perché, anzitutto, buona parte della porzione di territorio all’interno del grande cerchio sarà occupata da una vera e propria foresta (con tanti di una gran varietà di alberi da frutto), entro cui poter stare a contatto diretto con la natura, aspetto che notoriamente non può che portare benefici a chiunque. E se “foresta” vi sembra un termine esagerato, riflettete sul fatto che si estenderà per 30 acri, e che la composizione edilizia dell’intero complesso è solo del 13 percento… Sottoterra, ampi e comodi parcheggi sotterranei: non si vorrà mica che i dipendenti di Apple entrino in ufficio al mattino con addosso il nervoso tipico della ricerca mattutina di un parcheggio? Ah, naturalmente: pressoché l’intera superficie della struttura è in vetro.
I servizi. Per quanto riguarda invece gli accesso interni alla struttura, cominciamo dagli “angoli” ristoro: sette punti sparsi su tutto il campus, il più grande dei quali potrà contenere ben 3mila persone sedute, con posti all’interno e all’aperto, grazie a magnifiche terrazze e arcadici tavolini in legno. Come non citare, poi, la straordinaria area fitness appositamente pensata per rispondere “presente” al richiamo del motto mens sana in corpore sano: 9mila metri quadrati di palestra, dotati di attrezzature per ospitare anche 20mila persone alla volta (molte più di quelle che effettivamente saranno presenti al Campus) e, ovviamente, spogliatoi, docce, lavanderie e spazi per esercizi ginnici di gruppo, così che anche in palestra lo spirito di team building non venga mai meno. 28mila metri quadrati, isolati da qualsiasi tipo di occhio indiscreto, saranno dedicati agli spazi adibiti alla ricerca e allo sviluppo, mentre il vero gioiello tecnologico sarà rappresentato dall’auditorium, sotterraneo e collocato in posizione centrale, all’interno del quale Apple presenterà i proprio nuovi prodotti e terrà le conferenze e gli incontri più importanti. I soli mille posti di cui l’auditorium disporrà sono un chiaro segnale dell’esclusività che questo spazio intenderà rappresentare. Qui sotto potete godervi il video del drone di cui si accennava sopra, con le condizioni dei lavori a questo agosto 2016. E per concludere, la risposta alla probabilmente prima domanda sorta: il costo di tutto quanto è stato di circa 5 miliardi di dollari.