Apre un circolo orobico in Uruguay e pensa al Club Amici dell'Atalanta

Un pezzo della Bergamasca in Uruguay. Sarà targato «Capriate» il prossimo circolo dei bergamaschi nel mondo che sarà aperto a Montevideo, in Uruguay. L’idea di creare un circolo nella capitale sudamericana è, infatti, di Daniele Pendezzini che da anni ha deciso di vivere in America Latina. «La sua vita ormai è là - ha commentato papà Carlo - Prima è stato in Bolivia, poi in Ecuador quindi ha vissuto per due anni in Colombia con una Ong spagnola e da quattro anni è in Uruguay». A portare Daniele Pendezzini sulle sponde del rio della Plata è stato il lavoro. «Lui è perito chimico - ha spiegato papà Carlo - E aveva saputo che in Uruguay avrebbe avuto buone opportunità lavorative e quindi nel 2013 è partito. Le sue informazioni erano esatte tanto che, nell’arco di un paio di mesi ha trovato lavoro».




Per Pendezzini la vita è oramai in Sud America ma non ha dimenticato il suo paese di origine, dove vive la sua famiglia e dove si torna per le vacanze. «L’ultima volta è stato qui poche settimane fa - ha raccontato il papà -. Ed è stato in quell’occasione che l’ho messo in contatto con Massimo Fabretti dell’ente bergamaschi nel mondo. Da lì è partito il tutto. Il circolo dei bergamaschi nel mondo di Montevideo non sarà comunque l’unico presente in Uruguay. «Esiste già un circolo a Punta dell’Este, nella zona più turistica del paese, ma a Montevideo non c’era ancora - ha spiegato il papà -. In Uruguay la presenza dei bergamaschi e degli italiani in genere è molto forte, un po’ come nella vicina Argentina. Si può dire che metà degli uruguaiani sono di origine spagnola e l’altra metà italiana». Carlo Pendezzini ha rivelato poi un altro progetto che il figlio vorrebbe realizzare in Uruguay. «Dopo la fondazione del circolo dei bergamaschi nel mondo - ha spiegato - ha intenzione di aprire anche quello degli Amici dell’Atalanta».