Atalanta in Europa, giornata perfetta

Andate a casa, fatevi una doccia che allo stadio faceva un caldo bestiale e poi stappate la bottiglia buona: l’Atalanta ha un piede e mezzo in Europa. Contro il Torino di Mazzarri i bergamaschi vincono per 2-1 una partita di importanza enorme, tutti i risultati migliori che potevano arrivare si sono verificati (sconfitte per Milan, Sampdoria e Fiorentina) e la Dea si ritrova sola al sesto posto con un vantaggio di quattro punti a quattro giornate dalla fine sulle due ottave e una condizione psicofisica invidiabile. Allo stadio di Bergamo decidono i gol di Freuler e Gosens (Ljajic per il Torino), la squadra orobica esce meritatamente vittoriosa dal campo e adesso ci sarà una settimana piena di lavoro a disposizione per preparare la gara interna di domenica prossima contro il Genoa. Con Ilicic che tornerà a disposizione, un Barrow sempre più convincente e un Gomez così, il gruppo di Gasperini ha il destino europeo tra le sue mani e solo un piccolo grande suicidio sportivo potrebbe far saltare una seconda partecipazione consecutiva all’Europa League che l’Atalanta, a questo punto della stagione, stramerita.
Due piccole grandi sorprese per Gasperini nelle scelte iniziali di formazione. Masiello resta a casa bloccato da un virus che lo ha parecchio debilitato nelle ultime ore, al suo posto gioca Mancini con Toloi e Caldara a completare la linea difensiva davanti a Berisha. Il centrocampo è quello di Benevento (Hateboer, de Roon, Freuler e Gosens), mentre in avanti ecco la seconda sorpresa con Barrow alla seconda da titolare in casa, nel tridente con Cristante e Gomez. Il Torino, senza Iago Falque e Baselli oltre che Barreca e De Silvestri, manda in campo Edera con Belotti e il recuperato Ljajic, mentre il cursore di destra è Bonifazi. Pomeriggio caldissimo allo stadio di Bergamo, quasi 19 mila i tifosi sugli spalti con oltre 500 sostenitori granata arrivati da Torino.
Belotti, capitano del Torino, sceglie il campo ben sapendo quando la Dea sia pericolosa se attacca sotto la Pisani nella ripresa e quindi stavolta si parte subito con Gomez e compagni faccia alla Curva. Le prime due mezze occasioni sono del Torino (Belotti alto di testa al 4’, Burdisso fuori al 6’), la Dea carbura qualche minuto dopo e all’11’ tocca a Gomez inaugurare la fiera delle azioni pericolose con un bel sinistro da fuori area che sibila il palo alla sinistra di Sirigu. La gara è piacevole, i nerazzurri si fanno preferire e al 19’ uno scambio Barrow-Freuler porta lo svizzero al tiro, ma la mira è ancora una volta imprecisa.
Al 23’ Gosens scappa sulla sinistra mette in mezzo un cross interessante che l’estremo del Torino salva in tuffo, al 29’ Barrow e Sirigu iniziano il loro personale duello che nel breve volgere di otto minuti si trovano faccia a faccia per ben tre volte con il numero 39 del Toro sempre vincitore: al 29’ l’assist di Hateboer viene girato di prima dal numero 99, al 31’ il controllo di Barrow a seguire è delizioso e il sinistro sul primo palo viene stoppato di piede, mentre al 37’ Sirigu deve metterci decisamente più impegno per dire di no alla stoccata improvvisa del gambiano.
Nel finale di primo tempo le squadre sembrano prepararsi al riposo, Cristante (41’) e Gomez (45’) cercano con due fiammate di cambiare il risultato senza successo e la partita al 45’ è ferma sullo 0-0 nonostante attacchi continui da parte dei nerazzurri e un Torino che in avanti ha combinato davvero pochino pur schierando gente del calibro di Belotti e Ljajic.
Nella ripresa, dopo il coro per Mondonico che strappa applausi a tutto lo stadio (7’st), l’Atalanta prende subito in mano le operazioni e all’8’st arriva il gol del vantaggio di Freuler con un’azione da spellarsi le mani: Cristante difende palla e appoggia per Barrow, questo ragazzino dalle mille risorse scarica sul secondo palo un cioccolatino solo da scartare che il numero 11 svizzero appoggia in rete di testa per il suo quinto gol stagionale in serie A.
La gioia del vantaggio dura poco, Edera all’11’st mette dentro per Ljaijc un pallone interessante che il numero 10 del Torino insacca alle spalle di Berisha per il momentaneo 1-1, ma la voglia di vincere della Dea è troppo forte e dopo una deviazione alta di Cristante di testa (13’st) arriva il gol partita firmato dal quindicesimo marcatore stagionale in serie A dell’Atalanta: Gomez scarica in mezzo, il rimpallo fa arrivare la palla a Castagne che mette in mezzo per Gosens tutto solo e bravissimo ad insaccare da due passi il 2-1.
Nonostante i tanti cambi di Mazzarri alla ricerca del gol del pareggio, le occasioni migliori sono ancora dei nerazzurri: al 25’st Mancini di testa manda fuori di poco, al 27’st Gosens di tacco libera Gomez che trova Castagne al centro (parata di Sirigu) e al 33’st Cristante con il destro (deviato) manda la palla di poco sopra la traversa a portiere battuto. L’ultimo brivido per i tifosi atalantini è la punizione di Ljajic che finisce sopra la traversa, dopo 5’ minuti di recupero Aureliano manda tutti sotto la doccia e lo stadio esplode di gioia. L’Atalanta è sesta con quattro punti di vantaggio sulle ottave (Sampdoria e Fiorentina) e ben 8 sul Torino ormai fuori dai giochi. Meglio di così, era impossibile andasse: avanti Dea!
Atalanta – Torino 2-1
Reti: 8’st Freuler (A), 11’st Ljajic (T), 19’st Gosens (A)
Atalanta (3-4-3): Berisha, Toloi, Caldara, Mancini (35’st Bastoni), Hateboer (1’st Castagne), de Roon, Freuler, Gosens, Cristante, Barrow (41’st Cornelius), Gomez. All. Gasperini
Torino (3-4-3): Sirigu, Nkoulou, Burdisso, Moretti, Bonifazi (22’st Molinaro), Acquah (31’st Berenguer), Rincon, Ansaldi, Edera (39’st Niang), Ljajic, Belotti. All. Mazzarri.
Arbitro: Aureliano di Bologna (Schenone e Tasso; Rapuano; Guida e Fiorito)
Ammoniti: 5’st Caldara (A), 9’st de Roon (A), 38’st Ansaldi (T), 47’st Moretti (T)