Dal Giornale di Treviglio

Caravaggio «censura» le sue foto Che volano a Parigi e New York

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Un fotografo di levatura internazionale, invitato ad esporre le sue opere anche a Parigi, nel suo museo più prestigioso, quello del Louvre. Un grande talento quello del caravaggino Pietro Rovida, riconosciuto praticamente in tutto il mondo, fuorché nel luogo che gli ha dato i natali. Solo pochi mesi fa, in occasione della Festa dell'Apparizione del 26 maggio, l'ex sindaco Giuseppe Prevedini  l'aveva insignito del premio «Città di Caravaggio».

«Non si è mai profeti in patria» verrebbe da pensare nel caso di Rovida, le cui mostre fotografiche sono considerate off limits paradossalmente proprio per ciò che le caratterizza, ovvero il nudo artistico. Per lui non è stato trovato uno spazio espositivo per la rassegna «Noi Caravaggio», anche se recentemente ha esposto nella sede della Bcc cittadina, non delle foto di nudo, ma un lavoro in bianco e nero ambientato a villa Bietti, dal titolo «I sogni di Giusy». E a chi gli chiede perché la scelta del nudo, il maestro risponde: «Un giorno sentii cantare al Santuario una donna con una voce incredibile e pensai “qualcuno le ha dato la voce, mentre a te ha dato gli occhi per vedere e se non sai usarli son fatti tuoi”. Nell'essere umano è possibile vedere qualcosa di un disegno superiore, e il problema non è cosa fotografi, ma come lo fotografi».

Non ci si improvvisa professionisti e pur sapendo studiare la luce, o saper usare  bene una macchina fotografica non basta a fare di un fotografo un artista. Una dote unica e innata infatti permette a Rovida di catturare nei suoi scatti non il corpo meraviglioso di una modella, ma la sua personalità: rendendo lo  scatto, non basso o volgare, ma regalando  all'osservatore un vero e proprio incontro artistico. Nonostante i numerosi e prestigiosi riconoscimenti e le soddisfazioni ricevute, Rovida ha confidato; «ci terrei molto ad esporre nel mio paese». E lo ha detto con la stessa sincera passione con cui parla dei suoi lavori, come  «Cafè», realizzato con la modella  Michela Maridati, e nata dal ritornello di una canzone.  «L'ultima inaspettata sorpresa viene da New York, dove andrò il prossimo fine febbraio dopo aver partecipato al  bando di un concorso di livello internazionale».

Con la speranza che anche nella sua amata Caravaggio, il pregiudizio possa presto cedere il  posto all'arte.

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