Tragedia

Chi era Kevin Tebaldi, il diciottenne di Grone morto in un incidente con la sua moto

L'incontro con gli amici a Trescore, la chiamata a vuoto della sorella India in coda a poche decine di metri, la denuncia all'automobilista

Chi era Kevin Tebaldi, il diciottenne di Grone morto in un incidente con la sua moto
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Un giro in moto con la fidanzatina di un amico, poi l'impatto e il tremendo frastuono, come se fosse «esplosa una bomba», come racconteranno poi a L'Eco di Bergamo i proprietari del rivenditore di auto Trebicar. Così è morto Kevin Tebaldi, diciotto anni appena, nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 maggio lungo la Statale 42 fra Trescore Balneario ed Entratico.

Kevin Tebaldi aveva da poco conseguito il diploma da parrucchiere, dopo aver studiato in un Istituto Professionale della zona. Stava cercando lavoro, nel frattempo faceva qualche lavoretto qua e là. Una tragedia, la sua, che ha lasciato sgomenta l'intera comunità di Grone, dove viveva insieme insieme alla Catia Oberti, al papà Giuliano e alla sorella India di ventitré anni, che lavora nel locale "A tavola con Ciccio" di Entratico.

La telefonata a cui Kevin non ha mai risposto

Proprio la sorella India, quella terribile notte, stava percorrendo quella maledetta SS 42, ignara di trovarsi a poche decine di metri dall'incidente. Era in macchina con il fidanzato, stavano andando a casa di lui dopo il lavoro. Mentre percorrevano la Statale, le forze dell'ordine hanno interdetto il traffico proprio per via dell'incidente che ha coinvolto il fratello. La giovane, come ha raccontato a L'Eco di Bergamo, ha tentato di telefonare al diciottenne dopo aver visto tramite posizione condivisa che si trovava nei paraggi. Ma sul momento aveva incolpato la mancata risposta alla scarsità di segnale.

Quella sera Kevin si era trovato con i suoi amici di Trescore nel parcheggio di un autolavaggio, lungo la strada che porta a Zandobbio, dove il gruppo era solito incontrarsi. Poi ha caricato in sella alla Husqvarna 125 la quattordicenne, fidanzatina di un amico, per fare un giro poco lontano, lungo la Statale. Al momento dello scontro stavano già tornando indietro.

Le dinamiche dell'incidente sono ancora da chiarire ma pare che un'automobile, una Ford Ka guidata da un quarantaquattrenne milanese con un tasso alcolemico lievemente oltre il limite, abbia invaso la corsia su cui viaggiavano i due giovani, colpendoli frontalmente e terminando la sua corsa in un fosso accanto alla carreggiata. È stato denunciato a piede libero per omicidio stradale.

La ricerca a piedi, poi la terribile scoperta

Lo schianto è stato violentissimo, tanto da sbalzare la ragazzina a una decina di metri di distanza. I soccorritori l'hanno ritrovata in un campo a bordo strada, inseguendo una scarpa caduta sull'asfalto e i suoi lamenti. Si trova ancora ricoverata in condizioni gravissime al Papa Giovanni di Bergamo, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il diciottenne, invece, non ce l'ha fatta: le ferite riportate gli sono risultate fatali.

Nel frattempo i loro amici, non vedendoli tornare, hanno ripercorso a piedi la Statale, forse intuendo che qualcosa non andasse. Arrivati all'altezza dell'incidente, hanno scorto la moto a terra. Sono stati proprio loro a rispondere alla sorella India, per spiegarle quanto era accaduto a pochi metri di distanza dalla sua auto in coda.

Oggi, lunedì 29 maggio, alle 15 ci sarà l'ultimo saluto a Kevin nella chiesa parrocchiale di Grone. Stretta nel dolore dei suoi cari c'è anche la famiglia della quattordicenne, oltre ai tanti amici e conoscenti.

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