Un fascino senza tempo

Cinque scene indimenticabili per gli 80 anni di Robert Redford

Cinque scene indimenticabili per gli 80 anni di Robert Redford
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A Santa Monica, il 18 agosto di ottant’anni fa, nasceva Charles Robert Redford Jr., figlio di una casalinga texana e di un lattaio e ragioniere irlandese molto credente. Era di umili origini, dunque, il ragazzo d’oro degli ultimi cinquant’anni di cinema hollywoodiano, due volte premio Oscar (alla regia e, ventun anni dopo, alla carriera) e apprezzato interprete e autore di film socialmente impegnati. Ribelle, anche, in gioventù, durante la malattia della madre, che la portò alla morte quando Redford aveva solo 19 anni. Ribelle di quelli veri, s’intende: abbandonò l’università e per un anno salpò alla volta dell’Italia e della Francia, dove girava in autostop, si dava all’alcol e viveva la vita bohémienne degli artisti. Quando rientrò a Los Angeles, a trovarlo c’era un giovane amore inaspettato, che lo aiutò a raddrizzare la strada, col destino pronto dietro l’angolo: al Prat Institut di New York si mise a studiare arte, ma qualcuno gli consigliò di impegnarsi nella recitazione per conoscere meglio il teatro. Poco dopo erano già Broadway, la televisione, il cinema.

E che cinema. Erano gli anni d’oro dei grandi registi (Denis Sanders, Arthur Penn, Sidney Pollack,…), quelli che oggi ascriviamo a buon diritto nell’Olimpo dei classici, e nelle cui pellicole si immortalavano volti destinati a vivere in eterno (Marlon Brando, Jane Fonda, Paul Newman,…), storie leggendarie e scene indimenticabili. Così furono, tra gli altri, La caccia, A piedi nudi nel parco, Butch Cassidy, La stangata, Il grande Gatsby, Tutti gli uomini del presidente, La mia Africa. E poi, dagli anni Ottanta in poi, arrivarono anche pellicole con la sua regia, con quell’occhio innamorato della natura e dell’uomo, così rispettoso e così elegante, ma così intenso, così schierato. Portano la sua firma, ad esempio, Gente comune, che gli valse l’Oscar, e il celeberrimo L’uomo che sussurrava ai cavalli.

Robert Redford, poi, è ovviamente bellissimo. Con quel fascino degli attori di un tempo, mai esplicito, sempre suggerito con compostezza. Il ciuffo biondo portato con la riga di lato, la pelle chiara, gli occhi ovviamente azzurri, la mascella precisa e non esagerata, la classe. Sempre, innanzitutto, la classe. Mischiata a un indiscusso talento. Alla naturalezza sapiente di chi fa arte ed è nato per diventare immortale. I nostri auguri, allora, per questi suoi 80 anni, in cinque grandi scene che lo vedono protagonista.

 

1) A piedi nudi nel parco (1967)

https://www.youtube.com/watch?v=u3S-Me9_EvY

Diretto da Gene Saks, tratto dall'omonima commedia teatrale di Neil Simon, il film presenta la neocoppia di sposi Robert Redford - Jane Fonda che, dopo aver trascorso sei giorni di luna di miele no stop in una lussuosa stanza d'hotel, si trasferiscono in un piccolo e spoglio appartamento al quinto piano di un vecchio palazzo del Greenwich Village di New York. Il loro matrimonio viene messo alla prova dalla nuova situazione, da un vicino abusivo, dalla benpensante madre di lei e dalle evidenti differenze caratteriali tra i due, descritte con maestria in questa scena. Lei è passionale, spudorata e imprevedibile, lui puntuale, contegnoso e convenzionale. Come finirà? Vi basti ricordare che è una commedia. Godetevi il siparietto cult di lei che pretende un bacio vero, con sfrontata e irresistibile bellezza.

 

2) Butch Cassidy (1969)

Pellicola conservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso Usa e tra i cento film statunitensi più belli di tutti i tempi, citatissima in altri lungo e cortometraggi, Butch Cassidy è un film a due, con Paul Newman nei panni del celebre rapinatore ottocentesco e Robert Redford in quelli del suo "socio in affari" Sundance Kid, uno tra i più abili pistoleri dell'epoca. Il vecchio West, rocambolesche fughe e sparatorie, assalti ai treni, temibili sceriffi. Insomma, un classicone. La scena in questione è quella in cui Paul Newman propone a Robert Redford di saltare nell'acqua giù dal dirupo per salvarsi e Sundance Kid, dopo aver finto per qualche minuto eroismo e intenzione di combattere e non di sottrarsi al nemico che avanza, rivela semplicemente di non saper nuotare.

 

3) Tutti gli uomini del presidente (1976)

Flm vincitore di quattro premi Oscar, ispirato all'omonimo libro di Bob Woodward e Carl Bernstein, ripercorre le vicende che hanno portato alle dimissioni del presidente Usa Richard Nixon. Lo scandalo del Watergate passa attraverso il ciuffo biondo e la camicia chiara di Redford-Bob Woodward, giovane cronista del Washington Post. Passo dopo passo, a fianco del collega Dustin Hoffman-Carl Bernstein, mentre il resto della stampa si disinteressa alla vicenda e l'informatore "gola profonda" supporta le loro indagini, arrivano fino a far richiedere l'impeachment nei confronti di Nixon. In questa clip, uno dei primi momenti di confronto tra i due allora sconosciuti reporter.

 

4) La mia Africa (1985)

Per la magistrale regia di Sidney Pollack e con una meravigliosa Meryl Streep, il racconto di un amore che ha fatto la storia del cinema, premiato con sette Oscar. Ispirato alle vicende realmente accadute alla scrittrice danese Karen Blixen, La mia Africa è la schietta e profonda vita di una donna che cerca se stessa e i propri sentimenti in un Kenya grondante poesia, con il cuore che svela a poco a poco le sue verità. E un uomo incredibile, Robert Redford-Denys Finch-Hatton, impossibile da legare davvero. Ma così affascinante da non poterci resistere. La scena al falò è una delle più oneste dichiarazioni d'amore e di libertà di sempre.

 

5) Proposta indecente (1993)

Robert Redford super classy, Demi Moore semplicemente meravigliosa e un malinconico Woody Harrelson fanno di questo film a tre un piccolo capolavoro. L'idea di base già lo è: David e Diana Murphy sono una bellissima coppia innamorata in viaggio per Las Vegas, dove sperano di poter vincere una grossa somma per poter realizzare il progetto immobiliare di David. Dopo aver scommesso (e perso) tutti i loro risparmi, incontrano un famoso e affascinante miliardario, John Gage, che offre loro un milione di dollari, in cambio di una notte d'amore con Diana (qui sopra l'indimenticabile scena della proposta indecente, appunto). E i due, anche se non subito, accettano. E poi che succede?

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