Con questi Gomez e Petagna l'Europa non è più solo un sogno
L’ottava meraviglia di Gomez è il sigillo d’autore sulla tredicesima vittoria atalantina in un campionato che, visto da quota 42, definire strepitoso è pleonastico. Ma, ad impressionare ancora di più, sono stati quegli spettacolari primi venti minuti, durante i quali l’uno-due del Capitano ha rapidamente chiuso la partita, cavalcando l’onda d’urto di una squadra che gioca a memoria e gioca da grande squadra. Lo dimostra il controllo assoluto nei successivi settanta minuti su un Cagliari incapace di impensierire Berisha, almeno per una volta.
Partita dopo partita, le ambizioni europee della Dea vengono legittimate dal gioco e dall’identità che Gasperini le ha trasmesso, con il coraggio di lanciare i giovani e con la manovra offensiva che trova in Petagna il suo smagliante regista (irresistibile la sua progressione nel finale, neutralizzata da Rafael) e, in Gomez, il suo mattatore di classe. C’è dell’altro. C’è, sempre più marcata, la crescita esponenziale di Conti, la cui spinta sulla fascia è esplosiva (vedi l’azione del primo gol). C’è il ritorno di Kessie cui la Coppa d’Africa non ha sottratto né energia né verve. C’è l’ingresso di Cristante, che ha preso la maglia di Gagliardini e si presume non sia stata una scelta casuale: l’ex benfiquista, 21 anni, si è calato subito nella parte, confermando il talento che, appena computi i diciotto anni, indusse il Milan a sottoporgli un contratto quinquennale. Ha debuttato anche Mounier, un altro giocatore che a Bergamo potrà fare bene, consentendo a Gomez, alla bisogna, di tirare il fiato quando l’allenatore lo riterrà opportuno.
L’altro ieri, l’edizione cartacea di BergamoPost ha rivelato come l’Atalanta abbia chiesto al Sassuolo ospitalità al Mapei Stadium di Reggio Emilia in caso di Europa League, perché grazie all’insopportabile ignavia della Casta bergamasca, che ancora tarda a bandire l’asta per la cessione dello stadio, l’impianto di viale Giulio Cesare non è omologabile Uefa. Il club di Squinzi ha subito risposto sì. Reggio Emilia dista 191 km da Bergamo. Oggi l’Atalanta ha ridotto ancora le distanze fra le due città. L’Europa non è più solo un sogno. E’ un obiettivo che si può raggiungere.