In Italia c'è il suo "clone" FaviJ

Diventare ricchi con Youtube PewDiePie sa bene come si fa

Diventare ricchi con Youtube PewDiePie sa bene come si fa
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Il suo vero nome è Felix Arvid Ulf Kjellberg, ha 28 anni ed è lo youtuber più seguito al mondo con lo pseudonimo di PewDiePie. Il suo canale non è tra i più "antichi" sulla piattaforma video online, ma dal 2010 ha inventato un nuovo format di grande successo, attirando milioni di spettatori. Il contenuto dei suoi video è semplice: PiewDiePie si riprende mentre gioca ai videogames. Predilige gli sparatutto come Call of Duty, ma la vera forza sono i suoi commenti e le sue reazioni che accompagnano i video. Fatto sta che, oggi, lo youtuber svedese ha dichiarato di aver incassato, grazie alla sua notorietà nel web, una cifra che si aggira sui 7,5 milioni di dollari in un solo anno.

 

 

Intrattenimento indiretto. Questo tipo di filmati ha ispirato centinaia di imitatori in tutto il mondo, ma il suo stile eccentrico e una mimica facciale unica sono riusciti a coinvolgere un grande pubblico, composto per la maggior parte da giovanissimi. PewDiePie non ha fatto altro che portare su Youtube un tipo di intrattenimento che, soprattutto i più piccoli, hanno sempre dimostrato di apprezzare, cioè quello indiretto. Le console nelle case delle famiglie sono spesso appannaggio dei fratelli maggiori, con i più piccoli così "costretti" ad assistere al gioco del più grande. Tempo prima, quando pullulavano le oramai scomparse sale giochi, orde di bambini si affollavano per assistere alle leggendarie partite dei ragazzi più grandi, in grado di raggiungere punteggi da record. Sotto quest'ottica, PewDiePie è diventato una sorta di surrogato virtuale dei fratelli maggiori e dei ragazzi più grandi.

 

pewdiepie

 

Come si guadagna con Youtube? Ma a far scalpore è certamente la cifra che lo youtuber ha incassato. Come ha fatto? Il mondo di internet e soprattutto le sue possibili fonti di guadagno, è ancora per molti un argomento oscuro. Spesso non si comprende come un ragazzo che carica video su Youtube possa essere pagato. E da chi, poi? Per capire meglio come funzionano portali come Youtube basta pensare che durante i primi anni di sviluppo ed espansione, pur essendo già la piattaforma leader nel suo campo, il portale di video online era in costante perdita. Il sito faceva già parte della rete di Google e, nonostante l'enorme fama e l'enorme traffico, era per l'azienda di Mountain View una costante emorragia finanziaria. Un portale di questa grandezza dev'essere gestito da computer giganteschi, con grande potenza di calcolo, di archiviazione, e soprattutto deve avere un sistema di connettività capace di gestire un continuo flusso di dati in entrata e uscita. Tutto questo comporta costi non indifferenti, che nei primi anni non erano ripagati in alcun modo, mancando un efficace sistema di sponsorizzazione. Per questo motivo Google ha deciso di inserire annunci pubblicitari direttamente nei video.

Prima che avvenisse questa piccola grande rivoluzione, gli youtuber erano solo ragazzi che creavano e caricavano contenuti per divertimento. Con l'inserimento delle pubblicità, però, Google si è accorta di aver bisogno di persone che, con costanza, creassero continuamente contenuti e che fossero in grado di attrarre un pubblico sempre maggiore. Sono nate così le partnership tra inserzionisti pubblicitari e youtuber: veri e propri contratti pubblicitari che permettono ai soggetti attivi, coloro che creano e caricano i video, di spartire con Youtube i soldi della pubblicità. A seconda della grandezza del pubblico di riferimento, ogni youtuber ha diritto a determinate condizioni di incasso.

 

 

Numeri impressionanti. Nel luglio del 2012 Felix ha raggiunto il primo milione di iscritti al proprio canale. Nei mesi successivi, poi, la crescita è stata esponenziale e impressionante, toccando quota 5 milioni alla fine dello stesso anno. Nel 2013 vantava già 10 milioni di iscritti, cresciuti a 34 milioni nel 2014. Attualmente è in procinto di superare l'impressionante quota di 40 milioni di utenti, mentre il 7 settembre 2015 il suo canale è diventato il primo ad aver superato l'impressionate quota delle 10 miliardi di visualizzazioni. Solo nel 2014 i suoi video hanno totalizzato quasi 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni e ognuna di esse corrisponde a una piccola quota versata dal partner pubblicitario sul suo conto corrente. La somma totale di queste quote è stata stimata attorno ai 7,5 milioni di dollari. Davanti alle molte critiche ricevute su questo argomento, PewDiePie ha deciso di pubblicare un video, in cui spiega: «Molti pensano che io faccia solo video stupidi in cui urlo e gioco ai videogames, e in parte è vero, ma se qualcuno crede che non sia giusto e che ci siano altri che meritano più successo di me, allora semplicemente andate sui loro canali e guardate i loro video. La cosa bella è che chiunque può fare quello che faccio io, quindi potete farlo anche voi se pensate di meritare più successo di me».

 

 

Il fenomeno nostrano: FaviJ. In Italia PewDiePie non ha avuto lo stesso successo che in altre parti del mondo, principalmente perché parla inglese, lingua che nel nostro Paese è ancora poco conosciuta dai più giovani. Alcuni ragazzi hanno così pensato bene di "copiare" il suo stile, riproponendo la stessa mimica facciale, le stesse urla e, soprattutto, lo stesso format. Il più famoso youtuber italiano, non a caso, si può annoverare proprio rtra i "cloni" nostrani di PewDiePie. Il suo nome è FaviJ, al secolo Lorenzo Ostuni. Appena 19enne raccoglie già attorno a sé un vastissimo pubblico di giovanissimi che lo venerano come fosse una rock star. In Italia è stato il primo a raggiungere il milione di iscritti. A marzo è stato presentato il suo album di figurine e stimati quotidiani, quali Repubblica, gli offrono uno spazio fisso in cui FaviJ parla di videogames. Sarà anche protagonista di un film che uscirà nelle sale nei prossimi mesi. Il titolo dovrebbe essere Game Therapy e gli altri interpreti, ovviamente, sono stati scelti tra i più seguiti youtuber italiani. In una recente intervista, FaviJ ha spiegato di lavorare circa 6 ore al giorno alla creazione e al montaggio dei propri video. Del resto non si può più parlare di passione, ma di lavoro: secondo affidabili stime, si dice che nel 2014 abbia incassato oltre 200mila euro.

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