Elogio di un piccolo imprenditore
L'elogio della semplicità nasce spesso da progetti minimi portati avanti con dedizione, sacrificio e spirito imprenditoriale. È il caso della struttura di Andrea Celona, nelle immediate vicinanze di Messina. Un borgo di poche case, Orto Liuzzo, non troppo distante da Villafranca Tirrena, adagiato a pochi passi da una spiaggia e da una mare da sogno. E a impreziosire il tutto, un panorama mozzafiato che abbraccia Isole Eolie, Capo Milazzo e, nelle giornate più nitide, la costa calabra fino a Tropea.
In questo piccolo paradiso, oasi di tranquillità e silenzio, è possibile rilassarsi nel bar ristorante di Andrea con una miriade di proposte frutto della produzione artigianale messinese più tipica. Le granite con panna dai gusti assortiti sono una tentazione irresistibile servite assieme alle classiche brioche appena sfornate per l'immancabile colazione del mattino. E che dire dei cosiddetti rustici, specialità e vanto della gastronomia siciliana? Arancini, pitoni (sorta di panzerotti fritti con ripieno di formaggio fondente, acciughe, pomodori e verdura scarola), la tipica focaccia messinese, le mozzarelle in carrozza... Ce n'è proprio per tutti i gusti, e con il ristorante accanto che serve piatti squisiti di pesce freschissimo, la linea è irrimediabilmente compromessa.
E se la cena è stata troppo abbondante e le libagioni si sono moltiplicate, complice un’allettante carta dei vini, nessun problema: un piccolo ma davvero confortevole B&B è pronto ad accogliervi con una cura prossima alla ricercatezza. Un piccolo universo del benessere, per volersi bene e farsi coccolare dall'onnipresente Andrea Celona, sempre attento alle esigenze della sua clientela, che per forza di cose non è quasi mai anonima ma fatta di persone chiamate per nome perché diventate un po' di famiglia.
Andrea, quando è nato tutto?
«Era l'otto dicembre del 2002, mancava il ristorante ma per il resto era quasi come si vede adesso. Alla gente piacevano le nostre specialità di cibo di strada e così mi sono deciso ad aprire il ristorante. Ed è stata una scelta vincente».
Qual è il settore commerciale dell'attività che spinge di più?
«Non farei troppe distinzioni, anche se la clientela più affezionata è quella che giornalmente consuma gelati, pane e dolci».
Il suo è un esercizio tipicamente estivo...
«I mesi clou sono certamente luglio e agosto, ma ci difendiamo bene anche durante il resto dell'anno con serate a tema legate a piatti antichi del nostro territorio: il pescestocco, oppure le braciolettine (involtini) di carne e pescespada, o la pasta incaciata, la classica pasta al forno di Messina».




Quali sono i punti di forza?
«Qualità al top e prezzi contenuti . La mattina mi alzo presto e vado al mercato del pesce di Milazzo per assicurarmi la merce migliore. Sulla freschezza dei prodotti non si discute e cerco sempre il meglio».
Quali sono le difficoltà che incontra e cosa immagina per il futuro?
«Lavoro duramente e non mi concedo praticamente pause. Anche se posso contare sull'aiuto di una trentina di collaboratori non ho mai tempo per me stesso. Spero che mio figlio Dino mi stia sempre più vicino per darmi una valida, indispensabile mano, proseguendo quello stesso lavoro che dura ormai da quarant'anni e ha ci ha fatto crescere».