Solo la Ferrari ha più titoli di lei

Una leggenda chiamata Valentina

Una leggenda chiamata Valentina
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Un’altra medaglia ottenuta ai Mondiali di scherma a Kazan, l’ennesimo titolo di una campionessa incredibile, protagonista sportiva più titolata della storia italiana. Sotto di lei tanti altri grandissimi, da Tomba a Valentino Rossi, da Ancelotti ai fratelli Abbagnale, ma solo la Ferrari la supera nei successi.

 

 

Valentina Vezzali leggenda. Classe ’74, all’età di 40 anni, Valentina Vezzali ha ottenuto l’ennesima medaglia della sua incredibile carriera grazie all’oro nel fioretto femminile a squadre vinto dalle azzurre ai Mondiali di Kazan, conclusisi il 22 luglio. E poco importa se questa volta, dopo anni da assoluta protagonista delle pedane - tanto da essere oramai ritenuta dagli addetti ai lavori la schermitrice più forte di tutti i tempi -, è stata solamente la riserva. La vittoria ottenuta dalle “nuove leve” Arianna Errigo (classe ’88) e Martina Batini (classe ’89) è anche tanto merito suo, "mostro sacro" che non ha mai rifiutato di confrontarsi con avversarie giovani e inesperte, permettendo loro di crescere agonisticamente grazie al confronto con la migliore.

Che Valentina Vezzali sia la migliore lo dicono i numeri: a vent’anni inizia a raccogliere successi ai Mondiali di Atene ’94, con un argento individuale e uno a squadre, e nel ’96 debutta alle Olimpiadi, con un argento individuale e l’oro a squadre. Da allora non si è più fermata, portando a casa 11 Europei, 11 Coppe del Mondo di scherma (con 78 prove individuali vinte), 22 medaglie Mondiali e soprattutto 9 medaglie olimpiche, di cui 6 del metallo più pregiato, ottenendo il record di prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre ori olimpici individuali in tre edizioni consecutive. Per quindici anni è stata in testa al ranking mondiale della scherma. A Londra 2012, con l’oro a squadre e il bronzo individuale, è diventata l’azzurra più medagliata di tutti i tempi e una leggenda dello sport internazionale, tanto da essere entrata nella Hall of Fame del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) dopo la terza medaglia d’oro olimpica individuale consecutiva ottenuta a Pechino 2012. La sua divisa di gara è ora custodita al Museo del Cio a Losanna, vicino a leggendari cimeli quali le scarpe d’oro di Carl Lewis o la bicicletta di Chris Boardman.

Gli altri sportivi azzurri plurititolati. Nell’immaginario collettivo, l’Olimpo sportivo italiano è molto affollato, anche se nessuno vanta i successi di Valentina Vezzali. A farle compagnia ci sono grandissimi protagonisti dello sport nostrano, a partire da Alberto Tomba, con 5 medaglie olimpiche (3 ori), 4 medaglie Mondiali e 9 volte campione del mondo (con 50 vittorie complessive). Indimenticabili sono anche i fratelli Abbagnale, coppia che ha fatto innamorare l’Italia intera alla specialità “Due con” del canottaggio grazie ai loro due titoli olimpici e sette Mondiali, e Klaus Dibiasi, tuffatore detentore di 5 medaglie olimpiche, 4 medaglie mondiali e 5 europee. Tra gli sportivi italiani più amati c’è sicuramente Valentino Rossi, unico motociclista della storia ad aver vinto, tra i suoi 9 titoli mondiali, ben 4 titoli iridati in 4 diverse categorie (125, 250, 500 e Moto Gp). Sulle due ruote è nella leggenda anche Giacomo Agostini, campione assoluto in ben 15 campionati mondiali con la sua Mv Agusta.

Nessuno nel calcio si avvicina ai successi di questi mostri sacri dello sport, tranne (forse) Marcello Lippi e Carlo Ancelotti. Il primo, ora allenatore della squadra cinese del Guangzhou Evergrande, ha vinto 5 scudetti con la Juventus, il Mondiale del 2006 con l’Italia e una serie di altri trofei nazionali ed internazionali, ma è soprattutto il primo allenatore della storia ad aver vinto sia la Coppa dei Campioni europea che quella asiatica. Il secondo, invece, vanta ben 5 Champions League, di cui tre da allenatore e due da calciatore, oltre a titoli nazionali in Italia, Francia e Inghilterra.

L’unica vera sportiva italiana a tenere veramente testa a Valentina Vezzali, anzi, a superarla, è la Ferrari. La scuderia di Maranello, con 15 titoli mondiali piloti, 16 costruttori e 221 gran premi vinti degli 880 corsi, vanta un palmarés inavvicinabile da qualsiasi sportivo.

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