Il giovane manager di Giunti Editore Un bell'esempio contro la crisi
Essere imprenditori e giovani manager di successo nell'Italia morsa dalla crisi di oggi. È il sogno pienamente realizzato da Jacopo Gori che, figlio d'arte, per essere erede di una solida famiglia nata nel settore del tessile pratese, ha operato nel tempo interessanti trasformazioni investendo proficuamente in campo immobiliare. Fino al 2007 ha amministrato la libreria SopraTuttolibri nel centro di Prato, acquisita successivamente dal gruppo editoriale Giunti, divenendone tre anni dopo direttore generale. Nello stesso periodo è stato Fondatore e consigliere di Blue Factor spa, società di recupero e gestione crediti con sede a Milano. È recente la sua nomina a direttore Libri Trade del gruppo Giunti con responsabilità del core business aziendale.
Un giovane pieno di grinta e tenacia che riesce di questi tempi a farcela...
«Ho un pessimo carattere. Pretendo continuamente tantissimo da chi mi sta intorno ma soprattutto da me stesso. Tuttavia posso definirmi un uomo felice perché sto realizzando tutti sogni che avevo da bambino».
Lei è nato in una famiglia di imprenditori tessili ma con il pallino dei libri...
«Sin da piccolo sono sempre stato coinvolto nelle attività di famiglia, attratto anche dalla passione per la cultura: arte, musica, musei, teatri e soprattutto libri. Ma i ricordi più vivi e preziosi che ho da bambino sono i racconti che mio padre ci regalava quando tornava da un viaggio d’affari e che io durante la notte sovrapponevo alle avventure dei miei romanzi preferiti».
In momenti di crisi economica come questa su cosa punta l'editoria?
«Credo fermamente che ogni periodo di crisi rappresenti specularmente un momento di grandi opportunità. Oltre a subire i contraccolpi della crisi economica, oggi l’editoria vive un periodo di grande evoluzione perché per la prima volta dopo oltre cinquecento anni il “contenuto” è stato separato dal “contenitore”. Grazie alle nuove tecnologie digitali qualsiasi libro può essere potenzialmente disponibile in pochi secondi in ogni angolo della Terra».
Qual è il suo rapporto personale con i libri?
«Vivo letteralmente in mezzo ai libri e ne porto sempre almeno un paio con me ovunque vada. Sono i miei migliori amici e, a volte, i miei più acerrimi nemici. Da ognuno riesco a rubare un’emozione».
Quanto può esserle di aiuto la sua anima imprenditoriale pratese nel suo attuale lavoro?
«Prato è tutt’ora il centro dei miei affetti e delle mie relazioni. Sono cresciuto respirando tutta l’intraprendenza e la vitalità pratese e porto nel cuore le storie dei tanti imprenditori pratesi che ho conosciuto e da cui ho tratto ispirazione per l'acuta l’ironia, gente che ha sempre riso dei propri difetti fino a farli diventare virtù».
Che cosa la lega maggiormente alla sua città?
«La mia famiglia. Mia moglie Laura e miei due bambini, Cosimo e Vittoria, senza i quali niente sarebbe possibile».