La giovane ribelle comunista diventata first lady di Grecia

Che il nuovo premier greco Alexis Tsipras sia di sinistra, convintamente di sinistra, ci sono pochi dubbi: ingegnere civile con master in urbanistica, il 40enne leader di Syriza ha frequentato sempre scuole pubbliche, laiche e solo greche e sta insieme (da circa 20 anni) a Peristera Baziana, figlia di una famiglia della provincia operaia. Nonostante il lungo rapporto, i due hanno deciso di non sposarsi nonostante i due figli, Febo Paolo e Orfeo Ernesto, in onore di Che Guevara. La vita perfetta di un uomo che si è sempre detto di sinistra e che rappresenta oggi, in Europa, il vero volto nuovo della sinistra anti-europeista. Ma se Alexis Tsipras è tutto questo, il merito è proprio della donna che gli sta affianco.
[Alexis Tsipras a 20 anni]
La ribelle del liceo. Peristera, che in greco significa piccola colomba, è un nome molto comune in Grecia e per questo, sin dall’infanzia, Peristera Baziana ha preferito farsi chiamare Betty. Un nome diverso, perché così si è sempre sentita lei: diversa, non omologata, controcorrente. Uno spirito ribelle, che un po’ stona con l’immagine che hanno oggi di lei i media, ovvero di una donna schiva e riservata, che non ama farsi immortalare al fianco del compagno in occasioni pubbliche e preferisce fare la madre a casa. Eppure, negli anni delle superiori, la vera rivoluzionaria di sinistra era lei, non Alexis. I due frequentavano entrambi il liceo Ampelokipi, ma Betty è di due anni più giovane dell’oggi premier e le occasioni d’incontro erano decisamente poche. Galeotta fu una notte d’occupazione studentesca avvenuta 24 anni fa. Betty era una delle più ferventi “politiche” all’interno della scuola, forse anche per l’educazione avuta nella sua famiglia della provincia operaia greca, mentre Alexis era solo un ottimo studente, molto socievole, rampollo di una famiglia alto borghese di Atene. Pochi i punti in comuni, ma bastarono quelli perché tra i due scattasse il feeling. Fino ad allora, Alexis non si era mai particolarmente interessato di politica, ma il fervore di Betty lo avvicinò al suo mondo, tanto da convincerlo ad iscriversi alla gioventù comunista. Iniziò così il cammino trionfale di Tsipras.
Le differenze uniscono. Chi li conosce fin da giovani li descrive come una coppia perfetta, in grado di completarsi l’uno con l’altra: lei è una donna testarda, eternamente controcorrente, volutamente non omologata alla massa, con un substrato di comunismo popolare forte; lui, invece, è un affabulatore nato, un mediatore, un tessitore della negoziazione politica, come ha dimostrato il suo recente accordo con le forze della destra.
Gli anni dell’università hanno rischiato seriamente di compromettere il loro rapporto: lei frequentava la facoltà di ingegneria informatica a Patrasso, mentre lui quella di ingegneria civile ad Atene, continuando sempre a fare politica. Si potevano vedere solo nei weekend, dopo tre ore interminabili di viaggio in pullman. Ma hanno resistito. È probabilmente in quegli anni che Betty ha imparato a restare comunque al fianco di Alexis pur vedendolo poco. In realtà, dopo la fine dei rispettivi studi, la coppia ha iniziato a vivere una vita da coppia perfetta: il jogging insieme la mattina, le serate al cinema, i weekend a spasso sulla Bmw 650 che lui curava come una figlia. Poi, 4 anni fa, l’arrivo del primo figlio e l’intensificarsi degli impegni politici di lui. 2 anni fa il vero salto nel vuoto: mentre nasceva Orfeo Ernesto, così chiamato in onore di Che Guevara, Tsipras diventava un politico a livello nazionale, il volto e la voce della Grecia che non voleva più sottostare agli input della Troika e di Bruxelles. Betty, da combustibile reazionario dell’animo di Alexis, divenne la first lady perfetta, già allora: riservata, dedita solo alla casa e alla famiglia, sorridente quando doveva esserlo ma poco disponibile con i media.
La nuova vita. Non deve essere facile, per una donna con l’animo di Betty Baziana, accettare di dover stare sempre in secondo piano, mordersi la lingua onde evitare di ledere l’immagine del compagno di vita. E Tsipras lo sa. Per questo, la notte del trionfo elettorale, finito il discorso ha salutato ed è volato a casa, in quell’abitazione nel quartiere di Kipseli, ad Atene, abitato prevalentemente da pensionati e migranti, emblema di una coppia “presidenziale” senza modelli precostituiti, come dice Andrea Nicastro sul Corriere della Sera. Perché se è vero che il jogging insieme la mattina è oramai un lontano ricordo, le serate in coppia al cinema sono follia e la Bmw 650 è ferma a prendere polvere nel garage, Betty l’ha sempre incoraggiato e ispirato. Se oggi Tsipras è l’uomo in grado di far tremare la Troika, nonostante il suo sorriso bonaccione e il fare “easy” da giacca senza cravatta, il merito è di una ragazza più giovane e testarda, che in una notte d’occupazione studentesca di 24 anni fa gli fece scoprire la politica.