Grande affetto

«Grazie a chi gli ha voluto tanto bene»: la lettera aperta dei familiari di Leonida Pozzi

Moglie, figlia e nipote dell'ex sindaco di Ponte San Pietro e presidente dell'Aido provinciale "travolte" dai messaggi di cordoglio

«Grazie a chi gli ha voluto tanto bene»: la lettera aperta dei familiari di Leonida Pozzi
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Proprio nell'ultimo giorno del 2022, nella Casa di Riposo di Ponte San Pietro, se ne è andato un pezzo di storia della Bergamasca. All'età di 86 anni è infatti morto Leonida Pozzi, ex sindaco di Ponte e per quarant'anni cuore e anima dell'Aido provinciale.

Ovviamente, nei giorni successivi tanti sono stati i messaggi di cordoglio e di ricordo per un uomo che ha segnato le vite di molte, sia come amministratore locale sia come esponente di spicco del volontariato. E anche il numero del nostro settimanale in edicola fino a domani (12 gennaio) contiene numerose testimonianze a lui dedicate (l'edizione digitale la trovate QUI). Tutto questo affetto ha "travolto" la famiglia di Pozzi, che ha così scritto una lettera per ringraziare tutti coloro che hanno ricordato il loro caro. La riportiamo di seguito:

«Commossi da tanta dimostrazione di stima, di affetto e di partecipazione al nostro dolore per la morte dell’amato marito, papà e nonno Leonida Pozzi, chiediamo cortesemente di poter ringraziare pubblicamente le tante persone che, in diversi ruoli e con diverse responsabilità, hanno accompagnato e reso più sereni i giorni più difficili del nostro caro. Per quanto potessimo immaginare che il tanto bene diffuso nella sua instancabile azione di solidarietà e sostegno per il prossimo in difficoltà, così come nel suo intelligente e illuminato agire quale pubblico amministratore e in altri numerosi ruoli rivestiti in Enti, Associazioni e realtà private del territorio e di tutta Italia, non avremmo mai potuto pensare che la vicinanza a Leonida si esplicitasse con tali e tante amorevoli cure, finché è stato possibile, e poi con una corale dimostrazione di cordoglio e di affetto.

La malattia ci ha costretto ad accompagnare Leonida, stremato eppure mai vinto, più volte all’Asst Papa Giovanni XXIII, dove ha trovato in ogni ambito interessato (dal Pronto Soccorso alla Medicina e tanti altri reparti), attenta, competente e persino amorevole accoglienza. Altrettanto si può dire delle cure ricevute dal nostro caro nei mesi del suo ricovero presso la Fondazione Casa di Riposo di Ponte San Pietro.

Così come commovente è stato il tributo che tutte le istituzioni da lui servite, in particolare l’Aido, e anche quelle che semplicemente lo hanno conosciuto, hanno voluto riservargli al momento dei funerali.

Non potremo mai dimenticare l’onore che gli è stato attribuito dal Comune di Ponte San Pietro, che ha permesso di fare del suo ultimo saluto terreno un momento solenne e degno della sua memoria.

Vorremmo poter ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere meno doloroso l’estremo saluto a Leonida, ma dobbiamo, seppure a malincuore, rinunciare perché certamente, pur ricordando chiaramente molti, finiremmo per dimenticare qualcuno. E questo non sarebbe giusto.

Con questa nostra lettera chiediamo perciò a tutti di leggere queste parole come un profondo e sincero ringraziamento a chi gli ha voluto tanto bene e ad una comunità tanto nobile che lui ha concretamente contribuito a far elevare eticamente e moralmente.

Con infinita gratitudine e tanto dolore per una perdita così difficile da accettare, nella luce della fede che comunque porta la forza del conforto, porgiamo affettuosi saluti».

Lina Monzani Pozzi

Luciana Pozzi

Marzia Taiocchi

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