La sua storia difficile

Il collega del lupo di Wall Street ora perduto tra i senzatetto di NY

Il collega del lupo di Wall Street ora perduto tra i senzatetto di NY
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William Preston King faceva parte dell’allegra banda di broker newyorkesi che negli anni Ottanta riuscirono ad accaparrarsi un impero economico con speculazioni e giochi di Borsa. Sodale di Jordan Belfort, l’uomo che ha ispirato il noto film The Wolf of Wall Street, con Leonardo Di Caprio, Preston King era un assiduo frequentatore dei club privati di New York. La strada da Wall Street ai locali notturni era breve, come si usa dire, e il successo portò con sé molti eccessi. In poco tempo, il talentuoso broker finì alcolizzato e dipendente dalla cocaina, cosicché dovette abbandonare il suo posto nella Borsa della città. Seguì un periodo di profondo declino, punteggiato da tentativi di ripulirsi da droga e alcol e da altrettante tragiche ricadute. La situazione di King peggiorò dopo il divorzio dalla moglie, con cui si era trasferito in Florida. Uno stato di salute (anche mentale) precario e il senso di abbandono contribuirono a gettarlo nella depressione. Ad aiutarlo, tuttavia, c’era la sorella Kristine, che accettò di ospitarlo in casa sua e di seguirlo nelle sue terapie. Era riuscita anche a trovargli un impiego in un reality show, ma Preston King venne licenziato per essersi presentato ubriaco al lavoro. William visse insieme a Kristine fino a gennaio. Poi sparì nel nulla, fino a pochi giorni fa.

 

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Un volto familiare. La SBA, la Sergeants Benevolent Association, un’associazione di sergenti della polizia di New York, ha scattato fotografie ai senza tetto della città per sensibilizzare la popolazione e per protestare contro l’operato del sindaco De Blasio, poco incline a intervenire per alleviare questo problema. Tra i numerosi scatti ce n’era anche uno che sarebbe apparso straordinariamente familiare a Kristine. Un uomo molto magro, sdraiato su un marciapiede pieno di cartoni della pizza, nel Greenwich Village. La madre di Kristine ha riconosciuto subito il vagabondo: si trattava di suo figlio William. L’uomo aveva infatti abbandonato la casa della sorella, dopo che quest’ultima gli aveva ingiunto di andarsene per averle rubato del denaro. La rabbia aveva portato Kristine ad ordinare al fratello di farsi curare e di scriverle una lettera solo quando fosse stato sicuro di essere tornato “in regola”. Preston è stato mandato all’Arms Acres di Putnam County per essere disintossicato ed è lì che ha vissuto, prima di sparire nel nulla. Dopo avere ricevuto una telefonata concitata da parte della madre, Kristine ha mandato un’ email al The Post, tramite cui è riuscita a mettersi in contatto con Ed Mullis, il presidente della SBA.

 

william preston king

 

L’aiuto della SBA e l’appello di Kristine. L’associazione ha subito garantito il suo aiuto alla donna. Poche ore più tardi avere chiamato la sede della SBA, infatti, Kristine e il Tesoriere del gruppo stavano passando in rassegna le strade del Village, distribuendo volantini con l’immagine dell’ex broker. Kristine, dopo avere ringraziato la polizia, la SBA e il New York Post ha anche lanciato un appello: «Voglio che [William] sappia che sua sorella gli vuole molto bene e che vuole aiutarlo ed assicurarsi che stia bene. Andrei fino alla fine della Terra per proteggerlo e salvarlo». Ha detto che suo fratello, 52 anni, è cresciuto a Long Island e che suo padre e suo nonno erano addestratori di cavalli. Ha ottenuto uno dei punteggi più alti nell’esame per agenti di borsa, nonostante avesse lasciato la scuola. Aveva anche imparato da solo cinque lingue straniere: il francese in tre settimane e il tedesco durante una visita ad Amsterdam.

Oltre a Kristine e alla sua famiglia, c’è anche qualcun altro che ha commentato la fotografia di William Preston King. Il vecchio amico Jordan Belfort, il “lupo di Wall Street”, ha ammesso che l’uomo nello scatto ha effettivamente dei «tratti familiari» e che «tutto ciò è molto triste. Spero che la sua famiglia lo trovi presto». Belfort, al contrario del socio brillante ma sfortunato, è riuscito reinventarsi una carriera come conferenziere.

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