Il dolore di Seriate (e non solo): «Ciao Marta, rivedremo il tuo sorriso in Aurora»
Originaria di Pedrengo, ma da quattro anni residente nel Comune dell'Hinterland, è morta a trent’anni per un tumore. Era appena diventata mamma

di Marta Belotti
«Ed io ho la consapevolezza che la nostra bimba ha al suo fianco la migliore degli angeli custodi». Questa è la frase che il marito di Marta Locatelli, morta di tumore a trent’anni poco dopo aver dato alla luce la figlia, ha voluto imprimere per sempre in ricordo di sua moglie.
Solo quattro mesi fa, il 18 luglio, i due erano diventati genitori di Aurora, una bambina nata prematura e di poco più di un chilo, ma ora in piena salute. Tutto è iniziato quando la notizia più bella, quella della gravidanza, poco dopo ne aveva portata una tremendamente dura da accettare.
Dagli accertamenti fatti durante la gravidanza era emerso che la madre aveva un grave tumore allo stomaco. È una di quelle notizie che sconvolgono i piani, come quello di sposarsi con il suo compagno Nicola. Prima di scoprire il tutto, il matrimonio era stato programmato a ottobre, ma poi avevano deciso di anticipare.
Marta ha portato avanti la gravidanza fino a quando la piccola è stata abbastanza forte da poter essere messa al mondo senza rischiare troppe complicazioni. E così è stato. Nel mentre, però, il tumore era arrivato anche alle ovaie.
I familiari ringraziano «tutto il personale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII per le amorevoli cure profuse», che però non hanno permesso alla giovane mamma di ristabilirsi. È poi lo stesso personale dell’ospedale a ringraziare a sua volta Marta. Infatti, la giovane donna lavorava proprio lì. Era infermiera nel reparto di cardiochirurgia, dove la sua energia la rendeva un riferimento per i colleghi e il suo sorriso sapeva conquistare la fiducia dei pazienti.
Molti di questi sono andati a trovarla (...)
Sicuramente un Angelo in terra ed in cielo.... Vegliera' sulla bimba ed il papà.
Terribile. Sentite condoglianze.
Povera ragazza. Condoglianze al marito e alla figlia.