Il libro preferito di Bill Gates

È il libro che Bill Gates tiene sempre sul proprio comodino. E che con molto calore invita tutti a leggere e meditare. Lo ha fatto anche oggi in una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha voluto raccontare e spiegare che quello in cui viviamo è la migliore stagione della storia umana. E quel libro, dati alla mano, conferma la sua tesi. Lo ha scritto uno psicologo di Harvard (in realtà canadese di nascita), Steven Pinker, noto per il suo lavoro sul processo di apprendimento del linguaggio nel bambino e per aver sviluppato la teoria di Noam Chomsky sulla lingua come crescita naturale del processo evoluzionistico. Il titolo del libro è già molto esplicito: Il declino della violenza: Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia. In Italia lo ha pubblicato, nel 2013, Mondadori. Il titolo inglese è più sottile ma poco comprensibile per un lettore italiano: The Better Angels of Our Nature, citazione da un discorso di Abraham Lincoln del 1861. Per Pinker gli «angeli» buoni della nostra natura sono l’autocontrollo, l’empatia, la moralità e la ragione.
L'era più pacifica della storia. Qual è dunque la tesi del guru di Harward che ha conquistato Bill Gates. In sintesi, questa: il ventesimo secolo, con lo spaventoso numero di vittime provocate da due guerre mondiali e vari genocidi, è stato definito «il secolo più violento della storia», e l'alba del nuovo millennio sembra prefigurare scenari non meno inquietanti, diffondendo ovunque una crescente sensazione di insicurezza e paura. Eppure, anche se può sembrare incredibile, in passato la vita sul nostro pianeta è stata di gran lunga più violenta e spietata, e quella che stiamo vivendo è probabilmente «l'era più pacifica della storia della nostra specie». Secondo Pinker il calo della violenza può essere addirittura quantificato. E nel libro presenta tutte le cifre a dimostrazione della sua tesi. Le guerre tribali hanno causato, in rapporto alla popolazione mondiale del tempo, quasi il decuplo dei morti delle guerre e dei genocidi del Novecento. Il tasso di omicidi nell'Europa medievale era oltre trenta volte quello attuale. Schiavitù, torture, pene atroci ed esecuzioni capitali per futili motivi sono state per millenni ordinaria amministrazione, salvo poi essere bandite, nel volgere di un paio di secoli, dagli ordinamenti giuridici e dalla coscienza collettiva di tutte le nazioni democratiche. Oggi, invece, i conflitti fra Paesi sviluppati sono scomparsi, e anche il tributo di sangue di quelli nel Terzo mondo è infinitamente minore rispetto a soli pochi decenni fa. Inoltre, delitti, crimini d'odio, linciaggi, pogrom, stupri, abusi sui minori, crudeltà verso gli animali sono tutti significativamente diminuiti dopo l'emanazione delle prime carte dei diritti dell'età moderna.
Il trionfo dei nostri migliori angeli. Pinker avanza anche una spiegazione a questo tipo di evoluzione che l’umanità sta vivendo. E la spiegazione si ricollega al titolo nell’edizione americana. Secondo Pinker, questo processo di portata epocale è dovuto al trionfo dei "migliori angeli" della nostra natura (quelli di cui si diceva: empatia, autocontrollo, moralità e ragione) sui nostri "demoni interiori" (predazione, dominanza, vendetta, sadismo e ideologia), un trionfo reso possibile dalle istanze civilizzatrici su cui l'Occidente ha fondato la propria identità: monopolio statale dell'impiego legittimo della forza, alfabetizzazione, cosmopolitismo, libertà di commercio, "femminizzazione" della società, e un uso sempre più ampio della razionalità nell'agire economico e nel dibattito pubblico.
Avrà ragione Pinker? Per Bill Gates sì. E ci sono pochi dubbi che data la sua fortuna e il suo successo, questo sia il miglior mondo che sia mai esistito.