L'intervista

Il Maestro Antonio Brena:«Il Festival Donizetti? Ancora lontano dal Rossini Opera»

Parla il direttore d'orchestra e compositore di Villa di Serio che porta la lirica in Piazza Vecchia. «Muti? Il più grande. Beatrice Venezi invece...»

Il Maestro Antonio Brena:«Il Festival Donizetti? Ancora lontano dal Rossini Opera»
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di Bruno Silini

Il Maestro Antonio Brena ha portato l’opera lirica in Piazza Vecchia. Un appuntamento che dal suo esordio è stato sospeso solo nell’anno del Covid. Un’intuizione sostenuta, allora come oggi, dal Ducato di Piazza Pontida.

Con che opera ha cominciato?

«Potevo partire solo dalla Traviata di Verdi, che, insieme al Barbiere di Siviglia di Rossini, avevo studiato con particolare interesse ai corsi internazionali a Vienna e a Bucarest».

Tutte opere diverse o c’è stata qualche replica?

«Sicuramente abbiamo portato in piazza almeno diciotto opere, con qualche ripetizione donizettiana: tre volte L’elisir d’amore e due volte il Don Pasquale».

Opere “leggere” del genio bergamasco.

«In piazza, una Lucia di Lammermoor oppure una Maria Stuarda non funzionerebbero. Si deve puntare su partiture immediatamente fruibili anche a un pubblico non necessariamente attento. L’elisir d’amore è l’ideale, perché è un’opera buffa che puoi seguire anche con un occhio solo. Non voglio apparire dissacrante, ma all’aperto non si ha l’attenzione che è richiesta a teatro. In piazza uno può guardare anche le stelle mentre ascolta l’opera. Se poi c’è la luna piena dietro il Campanone, come succede quasi tutti gli anni a metà agosto, siamo a cavallo».

All’inizio erano spettacoli gratuiti, adesso si paga. Perché?

«I primi tre anni sono stati gratis. Si riusciva a reggere, anche perché le performance in Città Alta erano accompagnate da repliche in almeno sette paesi della provincia. Oggi sono rimasti in due ad aderire al circuito: Bergamo e Mapello, l’anno scorso anche Villa di Serio e due anni fa Clusone».

Uno come lei, legato a doppio filo alla lirica, guarda il festival di Sanremo?

«Da adolescente lo seguivo. Adesso non ho tempo e guardo pochissima tv: solo il telegiornale e, se capita, qualche documentario storico».

Quindi non sa chi ha vinto?

«Nonostante ritenga la musica degli ultimi dieci anni molto peggiorata, il vincitore di quest’anno aveva una canzone abbastanza imbastita a dovere» (...)

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