Le supposizioni dei media

Il mistero del nuovo blog Il Biscione che racconta i segreti di Mediaset

Il mistero del nuovo blog Il Biscione che racconta i segreti di Mediaset
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C’è chi parla di mero gossip, chi addirittura di spionaggio aziendale, chi infine di un'arguta mossa mediatica. Certo è che ha fatto non poco clamore la nascita di un blog interamente dedicato ai “movimenti” interni a Mediaset. Si chiama Il Biscione e l’autore dei pezzi pubblicati dichiara: «Abito in tutti i corridoi tv. Pro e critico con tutti. Mai contro». Insomma, un occhio (e una lingua lunga) che si aggira per i corridoi di Cologno Monzese, Milano Due e Roma e pronto a spiattellare tutto su internet. Eppure, fino a inizio novembre, erano pochi quelli che avevano dato peso alla nascita di quel piccolo blog nel mare magnum della rete, avvenuta il 4 ottobre con un articolo in cui si tessevano le lodi di Paolo Del Debbio, mattatore di Rete 4 con il suo programma Quinta Colonna. Le antenne dei vertici di Mediaset e dei principali quotidiani nazionali si sono drizzate solo quando, sulle pagine virtuali de Il Biscione, è stata pubblicata una lunga, dettagliata e accorata lettera diretta niente meno che a Pier Silvio Berlusconi, numero uno di Mediaset.

 

 

La lettera a Pier Silvio. Il succo della lettera è molto semplice e si può riassumere in una frase presente nella stessa: «Pier Silvio, svegliati!». L’intenzione dell’autore del pezzo/missiva era creare clamore, come del resto si può dedurre dal fatto che attraverso l’account Twitter ufficiale del blog si è cercato di farlo leggere a svariati giornalisti italiani e relative testate di competenza. Obiettivo raggiunto: in poche ore è scattata la caccia sia all’autore dell’articolo che al proprietario dello spazio virtuale. Ma, innanzitutto, cosa si dice nella lettera? La mosca di Cologno fa pelo e contropelo al buon Pier Silvio, sottolineando però come «questa non vuole essere una lettera di lodi o di bastonamenti, ma di forte critica» e che la decisione di scriverla è motivata solo dal grande amore dell’autore per l’azienda.

 

 

Il primo rimprovero mosso a Pier Silvio è la carenza di leadership e la sua costante assenza nei corridoi degli studi televisivi. L’autore del pezzo scrive: «(Pier Silvio, ndr) fai l’editore, tra “amore” per loro e fermezza con chi ti fa la bella faccia davanti (solo perché sei figlio di Silvio) e dietro te ne dice di tutti i colori. Hai le qualità e l’esperienza per mandare a quel paese chiunque tu voglia». Si passa poi alla scelta dei manager a cui Pier Silvio ha demandato diverse competenze, ma ritenuti dai dipendenti dell’azienda, a quanto pare, non all’altezza: «Top manager che vorrebbero fare le tue veci e che agiscono in modo scellerato. Ecco, quest’ultimi si meriterebbero una sano calcio nel di dietro. Di “bella” gente con la passione per questo lavoro, n’è rimasta veramente poca, ed è tutta legata a tuo padre, a Marcello (Dell’Utri, ndr), a Galliani, che hanno saputo dare un imprinting magico all’azienda e ai dipendenti. […] E la continua ondata di zoccole raccomandate in vari comparti? E basta! Prendiamo gente con i contro cazzi, dal Master di Publitalia, dagli invidiabili CV». Critiche sono mosse poi anche al modo in cui si è deciso di organizzare la programmazione delle tre reti regine (Canale 5, Rete 4 e Italia1), al modo di gestire le “star” televisive, fino al lento declino intrapreso da Publitalia, una volta vera macchina da guerra (e da soldi) dell’azienda.

Chi si nasconde dietro al blog? La stima e l’affetto nei confronti di Pier Silvio Berlusconi traspaiono dalle parole usate da chi scrive. Si parla di «affetto», di «voler bene come a un figlio o un fratello, maggiore o minore». E in effetti dietro a quel documento scritto in prima persona, si nasconderebbero in realtà, almeno stando all’autore stesso della lettera e del blog, un gruppo di dipendenti di età e mansioni differenti molto ben addentrati nei corridoi di Cologno Monzese, tutti uniti però in un ideale soggetto fortemente legato all'azienda con cuore e sentimento. E la conferma la dà anche Libero, che riporta come alcune fonti anonime di Mediaset abbiano confermato che, effettivamente, i pensieri espressi in quelle righe sono comuni a tanti. Resta però il mistero alla base di tutto: chi si nasconde dietro questo blog? Sempre secondo Libero, ci sarebbe «un giovane che ambisce a lavorare in tv e che invia a tutte le emittenti (ma anche ai giornalisti e agli addetti stampa) decine di mail piuttosto insistenti. Proprio nella tv del Biscione sarebbe stato messo alla prova con la collaborazione a un programma, ma il rapporto lavorativo si sarebbe interrotto, per decisione di Mediaset, dopo la prima puntata del format». Tgcom aggiunge che questo blog non sarebbe altro che una sorta di «vendetta» di questo giovane nei confronti di un’azienda che non l’ha ritenuto all’altezza di un ruolo di spicco.

 

 

Ma è veramente così? Il misterioso autore, in due successivi post sul blog, intitolati rispettivamente W Mediaset, W Pier Silvio e È lui o non è lui? Certo che… non è lui!, si dice innanzitutto sorpreso del clamore mediatico causato dalla sua lettera (cosa poco credibile visto che è stato lo stesso account Twitter del blog a diffonderlo a tutte le testate) e compie poi una serie di precisazioni sulla sua identità. L’autore spiega di aver «mandato avanti, mettendo il sito a suo nome e in cortese accordo con lui, un “rigazzetto” (come lo chiamo sempre io) di 30 anni bravissimo, un numero uno tra la categoria degli autori, ben voluto da molta della dirigenza Mediaset\Publitalia per la sua professionalità, collaboratore di Forza Italia. Nonostante la mia intercessione e quella di Marco (Paolini, ndr), alla sua seconda esperienza in azienda è stato fatto fuori perché si è ritrovato in mezzo a colleghi di sinistra e in un ruolo non suo; la separazione fu più che consensuale! Ovviamente, questo lo so io, lo sanno i dirigenti Videonews, lo sanno i gran capi. Nonostante tutto, a breve lo ritroveremo in 3 progetti, di cui uno Mediaset (un suo format). Insomma, il buon “proprietario” del sito è stato velatamente rivelato da Tgcom e Libero». Ma questo “rigazzetto” sarebbe solo una facciata, usata per tenere segreto il nome del vero (o dei veri?) autore del blog, della vera mosca di Cologno e dintorni. Il mistero rimane, almeno fino alla prossima puntata.

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