La coppia del Cai di Nembro che gira in bicicletta tra le abbazie trappiste del Belgio
Fabrizio Anesa e Clara Marchionne del Cai Nembro attraversano il paese con camper e mezzi a pedali, tra birrifici monastici, storia e natura

di Clara Scarpellini
«Ma cosa andate a fare in Belgio? Lì non c’è niente da vedere». Se lo sono sentiti dire spesso, Fabrizio Anesa e Clara Marchionne di Albino, prima della partenza. Ma loro non si sono fatti scoraggiare: anzi, è proprio da quel pregiudizio che è nato il tema del loro viaggio. Armati di biciclette e di un piccolo camper, i due soci del Cai Nembro stanno attraversando il Belgio da quasi un mese, con l’obiettivo di scoprire un Paese che, a dispetto delle apparenze, si sta rivelando ricco di storia e natura.
«Siamo partiti da Oudenaarde, dove si tiene una delle gare ciclistiche più famose del Paese, e da lì abbiamo iniziato a pedalare. Ogni giorno facciamo circa cinquanta chilometri, sfruttando una rete di ciclabili che è davvero impressionante», racconta Fabrizio.

Il cuore del loro itinerario sono le abbazie trappiste, celebri non solo per la birra prodotta secondo rigide regole monastiche, ma anche per la storia che custodiscono. «Ci muoviamo tra città, campagna e birrerie, alternando notti in campeggio ad altre in sosta libera con il nostro furgoncino camperizzato».
Una coppia bergamasca
Fabrizio, 63 anni, è da sempre amante dei viaggi avventurosi, in luoghi remoti e ben lontani dal turismo di massa. Con l’arrivo della moglie Clara, 40 anni, tutto è diventato un’esperienza condivisa: «Ci siamo accorti di avere lo stesso spirito d’avventura».
Oggi, la coppia organizza due o tre spedizioni l’anno, scegliendo (...)