Rimpatriata

La famiglia Moioli di Nembro si è ritrovata (dopo decenni): «Il filo rosso che ci unisce»

Nella casa di Giancarlo, una ventina di parenti si sono riabbracciati dopo anni (per alcuni 40), tra racconti e memoria contadina

La famiglia Moioli di Nembro si è ritrovata (dopo decenni): «Il filo rosso che ci unisce»
Pubblicato:

di Clara Scarpellini

Sabato 10 maggio, a Nembro, nella casa di Giancarlo Moioli si è tenuta una sentita rimpatriata di famiglia. Giancarlo, classe ’57, originario di Nembro ma nato ad Albino, è conosciuto in valle per il suo impegno nella tutela del territorio e come padre della campionessa olimpica di snowboard Michela Moioli.

Stavolta, però, ha voluto celebrare le proprie radici familiari. L’idea è nata pochi mesi fa, durante il funerale di Piero Savoldi, cugino del padre e figura conosciuta in paese come “l’uomo delle novanta cime”. «Lì, davanti al feretro, ci siamo guardati tra cugini e abbiamo pensato di ritrovarci», racconta.

Così è stato: da Nembro a Torino, una ventina di parenti si sono ritrovati in un abbraccio che mancava da decenni. «Alcuni non si vedevano da quarant’anni, altri non si erano mai incontrati», aggiunge Giancarlo. Tra le tante storie riemerse in quella giornata, due in particolare hanno lasciato il segno.

Il pane degli alberi

«Mio papà si è salvato dalla fame grazie alle castagne - racconta Moioli -. Era del 1930. Dormiva in una casa senza veri vetri alle finestre, si gelava, e l’unico cibo sicuro erano le castagne». Non è un ricordo isolato, ma la fotografia di un’Italia povera, contadina, che si sosteneva con quello che la terra offriva.

Giancarolo Moioli

Il castagno, il cosiddetto “albero del pane”, è stata la salvezza di molti paesi montani. Oggi, Giancarlo onora quella natura che un tempo ha salvato i suoi antenati, coltivando frutti antichi, lavorando la terra e trasmettendo con passione la cultura della ruralità. E in famiglia, sabato lo si è detto più volte attorno a quel tavolo, c’è un tratto comune, una vocazione che attraversa le generazioni: «Siamo (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 22 maggio, o in edizione digitale QUI

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali