La miglior insegnante al mondo (Il gioco antidoto alla violenza)
La migliore insegnante del mondo si chiama Hanan al-Hroub, ha 43 anni e porta il velo: con un bel velo giallo era ritratta tra i finalisti del Global Teacher Prize 2016, assegnato sabato scorso a Dubai. Hanan è palestinese ed è nata e cresciuta nel campo profughi di Deisha, nei pressi di Betlemme. Ogni giorno entra in classe alla Samiha Khaleel Girl's School di Ramallah.
«Sono nata in un contesto in cui la violenza era ed è all'ordine del giorno, e ho dovuto crescere in fretta», ha raccontato al momento della sua candidatura. Il riferimento alla violenza, è relativa ad un fatto che l’aveva toccata molto da vicino: il marito era rimasto ferito dai soldati israeliani sotto gli occhi dei figli. E dopo quel fatto i ragazzi non riuscivano più a studiare, non uscivano di casa. Allora lei si è trasformata nella loro insegnante. «Lo shock subito condizionò pesantemente il comportamento, la personalità e i voti dei miei figli», ha raccontato Hanan nel discorso alla consegna del premio.
Così a casa ha messo a punto un sistema che poi ha applicato nelle scuole del campo. Un sistema fatto di gioco, fiducia, collaborazione e rispetto, che ha portato ad abbassare la tensione nelle classi e migliorare i risultati scolastici. «Poco dopo aver iniziato queste attività», ha raccontato, «ho riscontrato netti miglioramenti nei miei figli: cresceva la sicurezza in loro stessi e miglioravano anche i voti a scuola. Per questo decisi di cambiare il mio indirizzo di laurea e diventare un'insegnante».
Un dettaglio, quello dell’importanza del gioco nei processi formativi dei bambini, che non è sfuggito a Papa Francesco, che ha annunciato in collegamento da Roma il nome della vincitrice. «Mi congratulo con l’insegnante Hanam al-Hroub che ha vinto questo prestigioso premio per l’importanza da lei data all’aspetto ludico nell’educazione dei bambini», ha detto infatti Bergoglio. «Un bimbo ha il diritto di giocare. E parte dell’educazione è insegnare ai bambini come giocare perché si impara a socializzare attraverso i giochi. Una popolazione che non è ben istruita a causa della guerra o per ragioni analoghe è una popolazione in decadenza. Questo è il motivo per cui desidero dare risalto alla nobile professione dell'insegnante».
Hanan ha anche scritto un libro, intitolato We Play and Learn per raccontare la sua esperienza e il suo metodo: che punta a far lavorare insieme gli studenti e a incoraggiare i comportamenti positivi, come antidoto alla violenza che i ragazzi respirano sin dai primi momenti di vita. Nel libro pii raccomanda agli insegnati di avere sempre molta attenzione alle esigenze individuali.
Il Global Teacher Prize è un premio giunto alla seconda edizione, e viene assegnato dalla Varkey Foundation, un’istituzione fondata da Sunny Varkey. Il premio è consistente: un milione di dollari. Viene corrisposto in rate di uguale entità in un periodo di dieci anni. Condizione posta dai promotori è che chi se lo aggiudica continui a fare l’insegnante per almeno cinque anni. Hanan da parte sua ha annunciato che userà il premio da un milione di dollari per combattere la violenza. «Perché dobbiamo insegnare ai nostri bambini che le nostre uniche armi sono il sapere e l'educazione».