La posta degli amori sfigati Tutti abbiamo ombre, affrontiamole

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Cara Alba,
Resto sempre stupita di come il passato sia in grado di influenzare il presente. Anche nelle piccole cose, come i gesti quotidiani. Io, ad esempio, continuo a provare la sapidità di ciò che cucino con il mignolo, proprio come facevo con mia madre. Allo stesso modo, continuo a non aspettarmi nulla dagli uomini, proprio come facevo con mio padre. Brav’uomo lui, semplicemente fatico a ricordarlo come “papà”. Era il luminare, il grande medico, quello che tutti volevano davanti a un problema. Peccato che quando il problema fosse il mio, risposte non ne aveva mai. Ma neppure parole di incoraggiamento, abbracci, coccole. Zero. Averlo in casa era come avere un’ombra incombente: nascondeva la mia luce. Credo sia questo il motivo per cui io non riesca a stare bene con nessun uomo. E adesso che ho quasi quarant’anni e sono sola, senza più genitori e senza una persona che mi ami al mio fianco, capisco quanto male possa davvero fare il passato nel presente. Dovremmo ricordarcelo tutti, sempre, non credi?
Eliana

Cara Eliana,
Infanzia infelice, mi dici. Padre assente. Quelle assenze che si infilano sottopelle e si incrostano nel cuore. Potrebbe essere un buon esercizio di crescita, una sana abitudine individuare con sincerità quali sono le dinamiche che fanno di te la te di oggi, e tutte hanno origine da un comportamento ripetuto davanti ai tuoi occhi per anni e anni. Tu non sei stata messa al centro della vita di un uomo nella tua infanzia e adesso, adulta e consapevole, ti sembra impossibile che questo possa accadere. Capisco il tuo ragionamento. Vediamo allora come se la cava la principessina di papà, quella viziatissima, abituata a ricevere per il semplice motivo che lei è lei. Come te. Aspettative sugli uomini altissime e irraggiungibili (nelle relazioni con i grandi si tratta di dare e sperare che sia recepito e capire un altro soggetto adulto con equivalenti irrisolti), capricci non tollerati, problemi sul lavoro per scarso margine di sincerità davanti agli errori e all’inesperienza. Duro, durissimo scontro con la realtà. Vedi tu cosa è peggio, 40 anni sono troppi per restare a guardare le ombre dell’infanzia. Tutti ne abbiamo. In ogni caso, ogni tanto è possibile dirsi un “bella!”, un “brava!” e anche un “basta!”.

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