La Viola vola, ma con Barrow l'Europa è ancora possibile
Per le condizioni in cui è maturato e che hanno costretto la squadra a rincorrere la Spal, il pareggio di Ferrara è un risultato prezioso. Sia perché ottenuto contro un avversario in salute (sesto risultato utile consecutivo) sia perché ha denotato come l'Atalanta abbia superato lo choc causato dalla sconfitta interna con la Samp. E, se è vero che la Viola vola sospinta dall'eccezionale forza di un gruppo che ha reagito nel modo migliore alla tragedia Astori, è altrettanto vero che, mai come in questo momento, sbaglia chi sostiene che l'Europa divenga una chimera. È proprio la straordinaria serie positiva della Fiorentina che, da sessant'anni, non vinceva sei partite di fila in campionato, a ricordare alla Dea come nulla sia impossibile.
Oggi è inutile recriminare ancora sul ko con i blucerchiati, all'origine delle ambasce successive. Oggi conta ripartire dalle note positive di Ferrara, dove la squadra di Gasperini è partita benissimo e Gomez ha preso il palo tredici minuti prima dello svantaggio. Poi, però, la squadra si è disunita, ha sbandato dopo il gol di Cionek trovando comunque nella ripresa la forza di riagguantare gli avversari. Sia pure col brivido: Meret, portiere destinato a una luminosa carriera, aveva intuito il tiro dal dischetto di de Roon. Per fortuna dell'Atalanta non è riuscito a neutralizzarlo. Certo, sulla rete spallina la difesa si è fatta trovare disattenta, eppure, rispetto ai due errori fatali commessi contro la Samp, l'assetto del reparto è migliorato. E poi c'è il discorso Barrow: il diciannovenne gambiano può essere l'uomo decisivo per riconquistare l'Europa. Il suo ingresso ha tamponato l'azione di Lazzari, che sembrava imprendibile, e ha conferito vivacità alla manovra offensiva, tanto che solo i due splendidi interventi di Meret gli hanno impedito di segnare il primo gol in Serie A. Barrow si sta guadagnando sul campo una maglia da titolare.
Nulla è perduto, anche se, momentaneamente, l'Atalanta non è più settima. Le fatiche di una stagione tanto entusiasmante quanto durissima si stanno facendo sentire. Ma, a Ferrara, l'importante era non perdere. Ora servono energie fresche oltre al ritorno in pianta stabile di Caldara e Ilicic. Gasperini è insuperabile quanto a valorizzazione dei talenti atalantini: sta portando Barrow nella condizione ideale per sfondare. A Ferrara l'abbiamo capito: contro l'Inter, Musa potrebbe partire dal primo minuto. Mai mollare. Mai arrendersi. Questo è il momento di stringersi attorno alla Dea.