L’Atalanta ha il mal di gol Serve uno come Paloschi
Nelle ultime 6 partite, l’Atalanta ha raggranellato soltanto 2 punti. Quel che è peggio è che ha segnato appena 3 gol (Gomez al Napoli, D’Alessandro a Udine e l’autorete di Murillo). Lo scialbo pareggio di Frosinone consegna ai nerazzurri un punto che risulterà prezioso ai fini della salvezza, ma indica espressamente che cosa debba fare la Dea sul mercato negli ultimi otto giorni di apertura: prendere un centravanti degno di questo nome che guarisca la squadra dal mal di gol. Diamanti e Gakpé ricoprono altri ruoli e hanno caratteristiche diverse. Serve uno come Paloschi: non è un caso che l’Atalanta sia in pressing sul Chievo e sia pronta ad investire anche 8 milioni sul bomber di Cividate cresciuto nel mito di Inzaghi.
Le partenze di Maxi Moralez e Grassi sono state ineluttabili: il primo aveva chiesto di essere ceduto e al Leon guadagnerà il doppio di quanto percepisse a Bergamo; il secondo, nonostante le sole 16 presenze in Serie A, ha fruttato una plusvalenza record al club, considerato che il ventenne centrocampista bresciano è calcisticamente cresciuto a Zingonia, inesauribile serbatoio di talenti.
Gli arrivi hanno consolidato la rosa (occhio a Freuler: promette di essere un colpo alla De Roon), però, adesso un bomber occorre come il pane per il salto di qualità che questa squadra può e deve fare, anche osando molto più di quanto non abbia fatto al Matusa.
Va bene non perdere, va bene muovere la classifica, sed est modus in rebus, come ammonivano gli antichi padri. C’è modo e modo di affrontare una neopromossa che si batte per la salvezza, che in casa sta costruendo la sua speranza di rimanere in Serie A, ma che, tecnicamente ha accusato un evidente divario con i nerazzurri. I quali fanno i grandi con le grandi e tornano piccoli con le piccole. E non basta svegliarsi nella fase finale della ripresa, quando ormai il tempo è esiguo e può capitare che Gomez sprechi l’occasione più allettante per passare in vantaggio.
A Frosinone, l’Atalanta ha buttato via due punti, non ne ha guagnato uno. È una questione di mentalità e di consapevolezza della propria forza che questa squadra mostra a intermittenza. Ecco perché a Reja serve uno che la butti dentro, stante la malinconica astinenza che affligge Denis e la generosa inconcludenza di Monachello. Ci sono tempi e modi per agire sul mercato. Ma bisogna fare in fretta. E siccome il signore goriziano non parla mai a vanvera, l’elogio di Paloschi, tessuto in diretta su Sky, è più che un’indicazione da seguire. È la strada lungo la quale Sartori è bene incamminato. Paloschi ha compiuto 26 anni il 4 gennaio scorso, ha segnato 8 gol nelle 20 presenze inanellate con il Chievo in questo campionato ed è in fase ascendente. Prenderlo sarebbe un gran colpo.