L'orchestra Musica Viva di Stezzano cresciuta tra i banchi di scuola

Stezzano vanta da sempre un’ottima tradizione a livello musicale. Tra le diverse realtà presenti in paese c’è anche l’Orchestra Giovanile Musica Viva, nata nel 2012 con l’intento di favorire e coltivare la passione per la musica nei più giovani. Il progetto ha visto la luce grazie ad un lavoro di rete fra insegnanti: in prima linea, dal momento della fondazione, ci sono Larissa Rimoldini e Mirko Mora - rispettivamente docenti di violino e di educazione musicale, in servizio presso la Scuola Secondaria ad Indirizzo musicale F. Nullo di Stezzano - a cui successivamente si è aggiunto Luca Casati, in qualità di Direttore dell’orchestra, anche lui Insegnante di Musica presso l’Istituto Comprensivo di Arcene.
«Noi Professori abbiamo semplicemente fatto da “collettore” alle esigenze dei ragazzi - spiega il Professor Mora - lavorando a stretto contatto con loro, intuendo che era possibile coinvolgerli in questo progetto, nato con l’idea di voler essere un mix tra il desiderio di essere di supporto agli allievi dal punto di vista musicale e la volontà di creare un polo di aggregazione per chi intendesse continuare a suonare». «Partiamo da una logica non competitiva, perché accogliamo senza selezione ragazzi di diversi livelli strumentali, preparando sempre le parti a loro misura - aggiunge la Professoressa Rimoldini -; inoltre, attraverso la nostra esperienza, promuoviamo il benessere relazionale del gruppo e il valore dell’amicizia».
Ha preso così vita una compagine molto unita e affiatata, di cui fanno attualmente parte una quindicina di strumentisti: ex-allievi della F. Nullo, che hanno in tal modo avuto l’opportunità di rinsaldare un legame nato tra i banchi di scuola, e ragazzi provenienti da altre scuole ad indirizzo musicale. A questo gruppo, in prossimità dei concerti, si aggiungono altre parti vocali e strumentali anche con ruoli solistici. L’orchestra, che si riunisce per le prove al Cascinetto, è composta da tutte le famiglie di strumenti (fiati, archi/liuti, percussioni e tastiere) e propone un repertorio molto vasto, che tocca il panorama musicale degli ultimi cinque secoli sino a giungere alla musica contemporanea. «Anche da questo punto di vista cerchiamo sempre di andare incontro ai desideri dei ragazzi - afferma la professoressa Rimoldini -. Probabilmente la parte più impegnativa è portare degli allievi, che si approcciano per la prima volta alla musica all’età di undici o dodici anni, a fare un salto di qualità che vada oltre il livello scolastico. Nel nostro caso, anche grazie alla collaborazione con l’Ensemble d’Arpa dei Piccoli Musici (una rinomata Scuola di musica con sede a Casazza), abbiamo avuto la possibilità di arricchire il nostro repertorio con la musica celtica, suonando brani del Barocco Celtico e composizioni di musica classica».
Anche il lavoro compositivo rappresenta un importante momento di condivisione: «Sui brani portiamo avanti un lavoro a più mani con l’intento di creare delle composizioni che non siano esclusivamente classiche, ma in cui siano presenti rielaborazioni con l’aggiunta di ritmi rock, oppure giocando sul contrasto lento-veloce, con una prima parte della composizione più tranquilla, che poi sfocia in una seconda parte decisamente più dinamica». L’approccio degli Insegnanti è poi totalmente diverso da quello tenuto in classe: «Prima di tutto non mettiamo voti - afferma scherzando il Professor Mora -, e poi tendiamo a dare molta fiducia ai ragazzi per lo studio delle parti. Si tratta anche di un modo per responsabilizzarli: loro si sentono trattati come dei colleghi e ciò li stimola moltissimo».
I risultati di tale fatica didattico-educativa si possono toccare con mano in occasione dei due concerti che si svolgono ogni anno - in primavera e durante il periodo natalizio - che spesso offrono l’occasione di collaborare con altri gruppi, come nel caso del Concerto primaverile di Villa dei Tasso a Celadina, eseguito in collaborazione con l’orchestra di Colognola, o in quello che si è svolto lo scorso anno durante le festività natalizie al Santuario della Madonna dei Campi insieme al coro Dulce Canticum del Professor Matteo Arrigoni: «Quest’ultima occasione ha rappresentato una grande sfida nella quale ci siamo messi in gioco tutti quanti, perché nell’arco di un mese siamo riusciti a preparare un concerto di 50 minuti».
Per portare avanti questo progetto è stato creato il sito internet, che dà spazio al lavoro di rete che mira alla riflessione tra le buone prassi esistenti in Italia: «Si tratta di un luogo di condivisione per tutti gli amanti della musica. Presto avvieremo anche dei contatti con degli enti di ricerca italiani ed esteri e con Insegnanti di vari ambiti disciplinari che si occupano di pedagogia e didattica musicale per la fascia d’età dai tre ai tredici anni». Per maggiori informazioni riguardo questi temi, è possibile visitare il sito internet menzionato oppure inviare una e-mail qui.