Ha lottato come un leone a 9 anni «Mio figlio era un vero campione»

Ha lottato come un leone con la forza dei suoi nove anni. Una voglia di vivere che si è però scontrata contro la crudele realtà di un male incurabile che non gli ha lasciato scampo e che lo ha trasformato in un piccolo angelo. Se ne è andato così Mohamed Yasser Elsamanoudy, alunno di terza della scuola primaria di Brignano, paese dove la sua famiglia (aveva anche tre fratelli) si era trasferita da due anni. In precedenza, infatti, il papà Yasser e la mamma Ayem, originari dell’Egitto, avevano vissuto per 15 anni a a Casirate.
Tutto ha avuto inizio un anno e mezzo fa. Mohamed ha cominciato ad accusare mal di testa, nausea e vomito. Sintomi che si continuavano a presentare sempre più spesso. I genitori si sono quindi rivolti all’ospedale di Treviglio e poi al Papa Giovanni di Bergamo. Dove è stata fatta la terribile scoperta: tumore al cervello. I medici hanno poi indirizzato il bimbo al «Centro Tumori» di Milano, dove operano specialisti delle neoplasie in tenera età. «Ci avevano dato il 30-40% di possibilità - ha raccontato il padre affranto, davanti alla camera di mortuaria della fondazione “Anni Sereni” - Mohamed è stato sottoposto a tutte le cure possibili. Ha fatto cicli di chemioterapia e di radioterapia, ma è stato tutto inutile. Anche se lui non si è mai arreso».
Il piccolo Mohamed ha affrontato il cancro con gran vigore. Non si è mai abbattuto e con i denti ha tentato di restare attaccato alla vita. «Addirittura - ha proseguito il papà con gli occhi lucidi - quando stava male e noi piangevamo, lui ci diceva di farci forza. Proprio lui che soffriva tanto. Mio figlio era un vero campione». Il bimbo ha continuato a frequentare la scuola finché le forze glielo hanno permesso. Ma anche quando era a casa ci teneva a farsi portare le lezioni e i compiti per non restare indietro. Evidentemente era convinto di farcela. Invece, negli ultimi giorni la situazione è precipitata. Mohamed è stato trasferito nell’hospice della fondazione «Anni Sereni», dove lunedì 5 giugno ha esalato l’ultimo respiro e ha chiuso gli occhi per sempre. Venerdì 9 l'ultimo viaggio per lui assieme all’amata mamma: il ritorno alla terra di origine in Egitto, dove riposerà accanto ai suoi cari.