CortoLovere, dal 24 al 26

Lovere un po’ come Los Angeles Gli Oscar dei cortometraggi

Lovere un po’ come Los Angeles Gli Oscar dei cortometraggi
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È iniziata ieri, 24 settembre, un’importante rassegna cinematografica del nostro territorio: CortoLovere, che nel nome indica già la categoria artistica presa in esame ed il luogo dello svolgimento. Partiamo dalla cornice paesaggistica: la magnifica Lovere, sul Lago d’Iseo, è stata definita «uno dei borghi più belli d’Italia» da borghitalia.it e permetterà agli appassionati di cinema presenti di conciliare gli eventi del festival con qualche mezza giornata di rinfrancante relax lacustre.

La gara al corto migliore, ma non solo. Veniamo allora ai protagonisti: questo festival internazione focalizza la sua attenzione sul segmento breve delle opere cinematografiche, quei cortometraggi che meritano lo stesso rispetto dei film di maggiore durata. La rassegna si svolge lungo tre giorni, dal 24 al 26. Nella serata di ieri è stato presentato il film Solo per il weekend, alla presenza del regista Director Kobayashi, ed è stato proiettato l’ultimo film di Michele Placido, La scelta.

 

 

La giornata di oggi, 25 settembre, sarà ancor più ricca: la mattinata è riservata alle scuole e vedrà l’Università di Bergamo presentare il progetto Cineaffetti. Il pomeriggio sarà animato poi da ospiti di eccezione: si incontrano Bruno Bozzetto, cartoonist di fama mondiale, e Milo Manara, fumettista notissimo, per discutere a proposito de L’Arte dell’Animazione; modera il direttore di Repubblica XL Luca Valtorta.

Cuore del festival sarà la serata, in cui verranno proiettati i corti selezionati tra quelli inviati. I vari premi che verranno assegnati sono davvero simpatici e richiamano l’ambiente lacustre: Luccio d’oro al miglior film, soggetto e fotografia, Persico d’oro alla miglior colonna sonora, Alborella d’oro al miglior film per la giuria popolare e altri ancora. Tutti i vincitori saranno premiati nella serata di gala di sabato, presentata da Marta Perego di Mediaset.

Nel pomeriggio di sabato ci sarà inoltre un’interessante tavola rotonda sul tema Internet – Distribuzione 2.0: presenti Claudio Di Biagio, Kobayashi, Valerio Bergesio, modera Gaia Berruto di Wired Italia. Gli eventi principali si svolgeranno al teatro cinema Crystal di Lovere, per maggiori informazioni consultate il programma.

 

Corto Lovere

 

I finalisti. Hanno partecipato alla competizione ben 300 film: il festival è arrivato alla sua diciottesima edizione ed ha acquisito ormai un notevolissimo prestigio, essendo una delle rassegne sui cortometraggi di più vecchia data in Italia. Tra i molti iscritti al concorso, la giuria ha selezionato 15 finalisti, le cui opere verranno proiettate nella serata di oggi. Vedendo i paesi di produzione, si capisce bene la notevole statura internazionale del festival: tra i finalisti ci sono film provenienti dai quattro angoli d’Europa. Vediamo un po’ allora quali sono i corti selezionati (le loro immagini sono qui sopra, nella foto, in ordine): Ehi muso giallo di Pierluca Di Pasquale (Roma, Italia),L’Envol di Hajime Kimura (Parigi, Francia),L’ultimo viaggio di Valeria Luchetti (Milano, Italia),Lia di Arianna Del Grosso (Roma, Italia), Mi ojo derecho di Josecho de Linares (Madrid, Spagna),Mirror di Daniele Barbiero (Roma, Italia),Nuvola di Giulio Mastromauro (Roma, Italia),Paradosso di Rocco Venanzi e Maria Cesaro (Torino, Italia), Pircantaturi di Alice Buscaldi, Angela Conigliaro, Lorenzo Fresta (Torino, Italia),Punto di vista di Matteo Petrelli (Valdagno – Vi, Italia), Schleierhaft – VEILED di Tim Ellrich (Ludwigsburg, Germania),The silent di Toni Kristian Tikkanen (Helsinki, Finlandia), They will all die in space di Javier Chillon (Madrid, Spagna),Throw me to the Dogs di Aaron Dunleavy & Joseph Ollman (Lower Darwen, UK),Wipeout di Paul Murphy (Londra, UK),Mezzanotte di segni di Marino Guarnieri (Napoli, Italia).

 

Come è nato il festival. Molte rassegne di vario tipo che si svolgono sul nostro territorio hanno avuto un’origine a metà tra il serio e il faceto. Nel caso di CortoLovere possiamo sicuramente affermare che gli intenti erano nobili fin dall’inizio, ma accompagnati certo da un approccio ironico che comunque male non fece. Il festival nacque quasi come scommessa tra Adriano Frattini e Gigi Barcella durante una passeggiata sul lungolago di Lovere. I due amici volevano smuovere la vita culturale del loro paese e, essendo appassionati di cinema, pensarono di fondare un piccolo festival. Volevano rivolgersi ai giovani registi e di conseguenza si spostarono sul frangente dei cortometraggi, meno complicati per cineasti alle prime armi. Per capire il clima leggero ed autoironico di queste prime edizioni basta scoprire il nome della rassegna: Oscarino, in evidente omaggio alle celebri statuette-premio degli Academy Awards.

L’iniziativa dei due amici ebbe successo e dopo qualche anno, nel 2007, dovettero cessare di utilizzare il nome Oscarino per violazione dei diritti d’autore. Poco male, se il nome è cambiato, la sostanza è rimasta: la rassegna si è fatta un nome grazie alla qualità delle opere presentate e negli anni ha avuto ospiti grandi nomi del cinema e della tv: la Cucinotta, Cochi e Renato, Enzo Iacchetti, Nicoletta Romanoff, Giorgio Pasotti, Lina Wertmuller, Ambra Angiolini, Neri Marcorè, Laura Morante e tanti altri ancora. Che dire, buona visione!

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