Meravigliosa, irriducibile Atalanta Più forte anche di un super portiere
Meravigliosa, irriducibile Atalanta che non molla mai, sino all’ultimo respiro e pareggia una partita dominata in lungo in largo, schiacciando la Fiorentina nel secondo tempo. Sarebbe bruciata due volte la sconfitta di Firenze, campo che resta tabù essendo ventiquattro gli anni trascorsi senza vittorie. La prima, perché i viola avrebbero vinto facendo un solo tiro in porta e un gol (bellissimo) con Federico Chiesa, non impensierendo mai Berisha con altre conclusioni pericolose. La seconda, perché la Dea aveva avuto l’occasione più eclatante per pareggiare con Gomez, ma l’aveva sprecata: merito di Marco Sportiello, che ha consumato la sua rivincita parando il rigore al Papu (anche i grandi sbagliano), dopo essere stato decisivo sia su Kurtic sia su Freuler sia su Castagne. Quando indossava la maglia nerazzurra, l’estremo difensore cresciuto a Zingonia aveva neutralizzato quattro penalty: a Palacio, Higuain, Pogba e Paloschi, all’epoca attaccante del Chievo. È presumibile che l’ex portiere nerazzurro attendesse di vivere una serata così da quando, un’estate fa, aveva rotto i ponti con Gasperini che gli aveva preferito l’ex estremo difensore della Lazio. Le storie del calcio sono intriganti anche per questo motivo: e, se Ilicic, l’altro Grande Ex della partita, non è riuscito a lasciare il segno, uscendo anzitempo per il colpo ricevuto alla caviglia, Sportiello è risultato il migliore in campo.
Eppure, non è bastato ai viola per vincere. Quando hai il gioco, quando mandi in campo una squadra bene organizzata, anche se la cambi per cinque undicesimi e non molli mai, alla fine perdere è difficile. Quasi impossibile. In Toscana, a quattro giorni dal Lione, la Dea ha offerto una prova molto positiva, ricordando come i nerazzurri fossero alla quinta partita in due settimane (Sassuolo, Everton, Chievo, Crotone e Fiorentina). Il bilancio è strepitoso: 3 vittorie e 2 pareggi. Impressionante è stato il secondo tempo del Franchi con la Fiorentina, letteralmente costretta a rinculare nella propria metà campo e a trincerarsi dietro un gigantesco catenaccio, mentre il proprio portiere ha letteralmente eretto un muro.
Nel primo tempo, Gasperini ha cercato di sorprendere Pioli, lasciando fuori sia Petagna sia Cornelius e giocando senza centravanti, ma il modulo ha funzionato a metà. Nella ripresa, il tecnico ha inserito il danese togliendo Kurtic e la musica è cambiata. Pairetto ha sbagliato a non concedere il rigore alla Fiorentina per la trattenuta su Astori di Spinazzola, che ha giocato la sua prima partita ufficiale in maglia nerazzurra dopo la disastrosa serata madrilena con la Nazionale e dopo le paturnie agostane stroncate con decisione da Percassi che ha imposto alla Juve e al giocatore il rispetto degli impegni sottoscritti. Spinazzola ha bisogno di tempo per ritornare il giocatore che abbiamo ammirato nella passata stagione, ma, anche in questo caso, usando il bastone e la carota Gasperini sta facendo la cosa giusta. Intanto, in Serie A ha felicemente debuttato Gianluca Mancini, classe 1996, mentre Orsolini, classe 1997, ogni volta che subentra a partita in corso risulta pericoloso e incisivo. Avanti così: l’Atalanta continua a crescere. È pronta per Lione. Merita soltanto applausi.