Morta sull'autostrada A1, Petosino e Ponteranica piangono la maestra Lionella Bonzi
Fuori pericolo la figlia di 32 anni che viaggiava con lei. La scuola Ramera, in cui insegnava, ha voluto ricordarla con delle fotografie e un «grazie»
Nella tragedia, un piccolo barlume di speranza. Sarebbe fuori pericolo di vita la figlia di Lionella Bonzi, 32 anni e rimasta coinvolta mercoledì pomeriggio (10 agosto) in un incidente che è costato la vita a sua mamma, che di anni ne aveva invece 59.
Viaggiavano insieme su una Ford Fiesta lungo la A1, al bivio con la Panoramica e l'uscita di Barberino del Mugello, in provincia di Firenze, quando per cause ancora da accertare un tir ha tamponato due auto, che si sono schiantate contro il guard rail.
Il conducente del camion è rimasto illeso, ferite (non gravemente) le persone che viaggiavano sull'altro veicolo. Per Lionella Bonzi invece, purtroppo, non c'è stato nulla da fare: è morta sul colpo. Ferita gravemente la figlia trentaduenne che viaggiava sul sedile del passeggero, trasportata all'ospedale Careggi di Firenze, dove è stata anche composta la salma della madre. Come detto, fortunatamente la figlia non si trova in pericolo di vita e la Polizia stradale ha spiegato di averla trovata «vigile e reattiva».
Lionella Bonzi aveva 59 anni e abitava a Petosino, una frazione del Comune di Sorisole. Da un anno insegnava alla Scuola dell'Infanzia Ramera di Ponteranica, nella sezione dei Blu. Fino a qualche anno fa era stata catechista per la parrocchia di Petosino.
Amata da colleghi e bambini, era una persona «molto generosa, aperta e attenta ai bisogni dei bimbi e delle famiglie», come l'ha descritta Veronica Bassanelli, referente della scuola, contattata da L'Eco di Bergamo. «Noi l'abbiamo amata subito proprio perché abbiamo capito che era un'anima molto dolce e attenta». Lionella lascia, oltre alla figlia trentaduenne, anche un'altra figlia.
La scuola Ramera ha voluto ricordarla con alcune foto e un ringraziamento: «Ciao Lionella – si legge nel messaggio affidato alla pagina Facebook –… Semplicemente grazie!».