Percassi, due salvezze in un anno

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Dicono che nello sport non sia più il tempo dei mecenati. Ed è vero. Dicono che non esista più la passione, che tutto sia business, affari, denaro. Dicono. Poi a Bergamo succede una cosa che fa la differenza e dimostra come in questa valle di lacrime la passione non sia  morta.

Lo racconta il salvataggio in extremis della Foppapedretti, gloriosa squadra di pallavolo femminile, scivolata sull'orlo dell'abisso  e salvata dal provvidenziale intervento di Antonio Percassi. Chi dice Foppapedretti nel volley, dice grandi cose: dal 2003, quando Luciano Bonetti, patron dello storico sponsor della società, ne è diventato il presidente, questa squadra ha portato Bergamo al massimo. Scudetto, Coppa Cev, Champions League, ancora scudetto (il settimo del Volley Bergamo) e quarta Coppa Italia. Una catena di successi che si interrompe in Italia fra il 2006 e il 2010, ma non impedisce al club bergamasco di conquistare altre tre Champions League, prima di ridiventare campione d'Italia nel 2011 con il corollario della Supercoppa Italiana.

La crisi economica ha imposto un drastico ridimensionamento dei progetti societari, ma come dice Luca Percassi, la Foppapedretti costituisce un patrimonio troppo importante per Bergamo e per lo sport italiano: non potevamo rimanere né inerti né insensibili. La sponsorizzazione del club sarà soltanto il primo passo; il secondo  la possibilità che una fuoriclasse del calibro Lo Bianco torni dalla Turchia. Quando la passione guida, nulla è impossibile. Ma bisogna avere la sensibilità e la voglia  di coltivarla questa passione. Ecco perché Percassi salva la Foppaedretti. In fondo, questa è la salvezza numero due dell'anno. La prima si chiama Atalanta. I conti tornano.

 

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