Peruzzo, un arbitro da rottamare

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Che l'Atalanta sia destinata a soffrire sino alla fine del campionato, è risaputo. Che la strada sia lastricata di ostacoli, pure. E se c'è una società che non ha mai accampato l'alibi arbitrale, questa è la Bergamasca Calcio. Ma c'è un limite a tutto e questo limite si chiama Peruzzo, un arbitro da rottamare. Un arbitro che ha falsato l'incontro con una serie di decisioni sbagliate. Un arbitro che non avrebbe dovuto dirigere la partita se il designato non fosse stato colpito da un attacco febbrile.

Oddio, trattandosi di Valeri, un altro dei peggiori fischietti in circolazione, non è che l'alternativa fosse rassicurante. Ma, nel momento in cui a Peruzzo è stata assegnata la responsabilità di Atalanta-Chievo, il disastro è stato totale. Ha ammonito ingiustamente Bellini la prima volta; l'ha ammonito la seconda e l'ha espulso, su un'azione viziata da fuorigioco clivense e che mai e poi mai avrebbe potuto portare alla punizione del pareggi  firmato Lazarevic.

Poi c'è tutto il resto. Peruzzo ha fermato un'azione dell'Atalanta per raccogliere la bomboletta spray che gli era caduta a metà campo. Peruzzo ha preso decisioni a vanvera ed è risultato totalmente inadeguato per l'incombenza che Messina gli ha affidato. Peruzzo, come altri arbitri, assume atteggiamenti indisponenti. Un classico di quei direttori di gara convinti che il mondo giri attorno a loro. Il pareggio con il Chievo è stato immeritato perché, se non ci fosse stato Peruzzo con la sua invenzione, l'Atalanta avrebbe vinto e non ci sarebbe stato nulla da ridire. Certo: Pinilla ha bisogno di tempo per affinare l'intesa con Denis, ma è questione di poco. E poi c'è Maxi Moralez che è sistematicamente il migliore in campo e ieri è stato salutato dall'ovazione del pubblico.

Dietro l'angolo c'è il Milan che ha vinto 2 partite delle ultime dieci e nel 2015 è stato battuto in casa dal Sassuolo e ha faticosamente pareggiato a Torino. A San Siro, l'Atalanta dovrà giocare come ha giocato a Marassi contro il Genoa. Battere il Milan in casa sua è un'impresa possibile. Bonaventura può confermare.

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