Comunque meglio a casa

Il piatto preferito dai bergamaschi (non c'entra per niente la polenta)

Il piatto preferito dai bergamaschi (non c'entra per niente la polenta)
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Viva la mamma, viva pizza e lasagne: la cucina sentimentale trionfa sui ristoranti e il cibo tradizionale su sushi e quinoa. Almeno secondo i duecentocinquanta bergamaschi che abbiamo intervistato per le strade della città, chiedendo loro quale fosse il loro piatto preferito e se preferissero la mamma (o la nonna, la zia, la moglie, il consuocero o l’amico che sa fare la carbonara) oppure il ristorante.

Al primo posto. Confermati in parte alcuni dei dati emersi da un’indagine Doxa/Unitalia dello scorso ottobre: anche a Bergamo tra tutti i piatti la spuntano le lasagne. In quarantuno (16,4 per cento) infatti le hanno scelte come piatto preferito. E sentir parlare di lasagne è sempre un’emozione. Sono il piatto sentimentale per eccellenza. Ognuno rivendica con orgoglio l’imbattibilità della nonna, della mamma, della zia di turno nel prepararle. Alcuni ne parlano con dolcezza; altri con nostalgia perché magari quella nonna o quella zia non ci sono più e ricordare quelle lasagne è in fin dei conti ricordare anche loro; altri ancora giurano di aver seguito per filo e per segno la ricetta scritta a mano dalla nonna: «Ma come le sue non mi sono mai uscite». E qui ci fermiamo perché potremmo scrivere un Elogio alla Lasagna lungo seicento pagine.

 

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Al secondo posto. Al secondo posto con il 13,2 per cento dei voti (trentatré persone) troviamo invece la pizza. Ventuno di questi hanno meno di trent’anni, ventisette ne hanno meno di quaranta: in sostanza, la pizza è di gran lunga il piatto preferito da giovani e giovanissimi. Il perché è presto detto: la pizza è un piatto veloce, perfetto per pasti improvvisati e l’ideale per chi vuole mangiare bene senza dover cucinare, senza dimenticare che anche al ristorante può essere una validissima alternativa quando non si vuole essere troppo formali. Tendenzialmente poi il portafoglio ringrazia.

Appena dopo. Ovviamente nella trinità dei piatti preferiti dai bergamaschi (siamo pur sempre italiani) non può mancare la pasta: che sia al forno, che sia allo scoglio, che sia al ragù, che sia al pomodoro, alla carbonara, all'amatriciana sono ventiquattro (9,6 per cento) gli intervistati che scelgono la pasta come piatto preferito. Senza contare i numerosissimi tortelli e tortellini che compaiono in classifica. Se la cavano molto bene anche i piatti di casa nostra, come i pizzoccheri (7,2 per cento), i casoncelli (5,6 per cento) e i piatti a base di polenta (tra coniglio, lardo, gorgonzola e cervo la polenta compare nel 7,4 per cento dei casi). Anche in questi casi ovviamente mamme e nonne la fanno da padrone. Capita addirittura di sentire risposte come: «I pizzoccheri fatti male da mia madre che galleggiano nel formaggio» o «la polenta liquida di mia nonna con il coniglio selvatico». Del resto la tradizione è sempre la tradizione, e non c'è chef che tenga.

 

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E gli altri? E basta notare una piccola cosa che si può desumere da questi dati: i piatti nominati fino ad ora rappresentano già, da soli, le preferenze del 64 per cento degli intervistati. Significa che su 250, 160 persone hanno risposto indicando uno di questi piatti. E gli altri? I risotti vanno alla grande: tra funghi, neri di seppia, gamberi e zucchine, asparagi e pesce persico sono dodici gli intervistati (4,8 per cento) che indicano in un risotto il piatto preferito. Tra l'altro è curioso che in nove casi su dodici gli amanti del risotto preferiscono il ristorante alla cucina di mammà. Stesso discorso vale per gli undici amanti del pesce (4,4 per cento) che dichiarano in dieci casi su undici di preferire il ristorante. Sarà che sfilettare un pesce e mantecare un risotto sono operazioni di cui solo i grandi chef conoscono i segreti? Provate a spiegarlo alle vostre nonne...

Piatti stranieri. Tra i piatti stranieri domina ovviamente il sushi, con tredici preferenze tutte tra i giovanissimi. Rigorosamente all you can eat, e chi se ne importa se non è il vero sushi giapponese. Più di nicchia ma ben rappresentate anche la cucina indiana (cinque persone, il 2 per cento degli intervistati) e messicana (sette persone, poco più del 5 per cento). Del resto Bergamo ha una buonissima offerta per gli amanti di queste cucine: i ristoranti giapponesi, ad esempio, tra all you can eat e non, sono circa una ventina solo in città. Sono solo due le persone che hanno scelto invece il kebab come piatto preferito. Temevamo peggio.

 

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La cucina di casa. In generale, si diceva, i bergamaschi preferiscono la cucina di casa al ristorante, specie quando ai fornelli ci sono le nonne o le mamme con le leggendarie ricette segrete dei piatti tradizionali. E i nostri dati si avvicinano a quelli nazionali di Doxa/Unitalia, secondo cui il 64 per cento degli italiani considera il pranzo a casa con i parenti il «pasto ideale». Stando al nostro piccolo campione infatti centoquarantasei persone su duecentocinquanta preferiscono i piatti di casa: si parla in questo caso del 58 per cento. La cosa curiosa è che ad abbassare la percentuale sono proprio loro, le donne, quelle che più di chiunque altro sono venerate per le loro prodezze ai fornelli: se il settanta per cento degli uomini intervistati sceglie sempre e comunque la mamma (ottantaquattro intervistati su centoventi), sessantatré donne su centotrenta intervistate rispondono che invece preferisce andare al ristorante. Non mancano frasi del tipo: «Ho cucinato per trent’anni e mi sono rotta le scatole» o «Sono stanca di cucinare ma tutti gli anni mi incastrano con i complimenti, ma adesso basta». Insomma uomini, non è sempre domenica: se volete le lasagne, imparate a farle, ché i tempi sono cambiati!

Le schifezze. Infine è doverosa una menzione d'onore alle risposte più belle: le «porcate», le «patate bollite», i «marshmellow», «uova e bacon», la «pastella». Sì, ci sono anche queste prelibatezze tra i piatti preferiti dai bergamaschi.

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