Un palmarès di tutto rispetto

Previtali, se l'amore per i cavalli diventa maestria da addestratore

Previtali, se l'amore per i cavalli diventa maestria da addestratore
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Roberto Previtali, 25 anni soltanto, già esperto cavaliere e domatore con eccellenti riconoscimenti e risultati alle spalle, manifesta fin da bambino la passione per i cavalli e l’equitazione. Appena sedicenne, in sella alla sua Rinske vince il suo primo gran premio a Tortona; da allora la cavalla è con lui: «Se dovessi indicare quale cavallo porto nel cuore, tra tutti quelli che ho montato, direi sicuramente Rinske. Adesso ha 17 anni ed è a casa nostra a Nembro; non partecipa più ai concorsi ma fa la mamma». Con queste parole Roberto si presenta come atleta ma soprattutto come uomo appassionato del proprio lavoro e allenatore rispettoso degli animali che con lui condividono quotidianamente impegno, dedizione e fatiche.

Un palmarès di tutto rispetto. Giovanissimo, comincia una brillante carriera agonistica nel salto a ostacoli, che da Nembro lo porta alla ribalta nei meeting nazionali e internazionali di più alto livello, facendolo conoscere come una delle promesse dell’equitazione italiana. Nel suo palmarès, infatti, figurano un primo e terzo posto ai campionati italiani categoria Young Rider, riservati ai cavalieri con un’età compresa tra i 19 e i 21 anni; due partecipazioni al campionato europeo Young Rider e diverse partecipazioni a concorsi Csi cinque stelle (i più importanti all’interno del panorama delle gare equestri di salto ostacoli), oltre ad aver gareggiato nel concorso Csio «Roma-Piazza di Siena».

 

 

Questo significativo bagaglio di esperienza nel mondo dell’equitazione lo porta a sviluppare ancora di più la propria passione verso i cavalli e la competenza nell’addestramento, qualità che gli vengono riconosciute anche dall’Arma dei carabinieri e a febbraio del 2016 viene invitato a frequentare un corso di tre mesi al centro sportivo di Roma a Tor di Quinto, entrando così a far parte della loro squadra sportiva.

«Cavalco da quando ho 6 anni - racconta Roberto Previtali - e il mio primo maestro è stato mio padre, anche se questa tradizione di famiglia affonda le sue radici ancora prima nel tempo. Infatti, pure mio nonno era un cavaliere e dedicava il tempo libero a lunghe passeggiate a cavallo insieme a mio papà. Nella nostra casa disponevamo del terreno necessario per alloggiare e accudire i cavalli e quello che inizialmente per i miei era solo un hobby, e che anche io consideravo tale, ormai da tre anni è diventato il mio lavoro a tempo pieno».

La scuderia in famiglia. Roberto, insieme al fratello più piccolo Michele di 19 anni e con il supporto di papà Pietro e della mamma Marzia, gestisce una propria scuderia denominata «Circolo Ippico Previtali» con sede a Nembro e una trentina di box in affitto all’interno del maneggio «La Campanina» di Zanica. L’attività della scuderia è principalmente focalizzata all’allevamento di cavalli giovani e adulti, più facili da addestrare, che sono in parte di sua proprietà e in altri casi di privati. Tutti i cavalli vengono preparati per competere nel salto a ostacoli. «Il nostro obiettivo sul lavoro, non solo a livello personale, resta sempre l’agonismo; ad esempio, mio fratello quest’anno è impegnato a centrare la qualifica al campionato europeo Young Rider. Siamo in una fase di crescita, abbiamo tanti cavalli giovani da valorizzare per portarli a raggiungere risultati di livello in gara».

 

 

L'allenamento e le razze. Gli allenamenti si suddividono principalmente in due fasi di lavoro: quella in piano che assorbe la maggior parte del tempo di allenamento e quella specifica dedicata ai salti. Come ci spiega l’allenatore, «il lavoro in piano è fondamentale per avere nel trotto e nel galoppo un buon equilibrio e serve per non sovraccaricare le articolazioni sottoposte a sollecitazioni notevoli durante i salti». Anche un buon equilibrio è fondamentale per l’esito positivo di una gara e lo si ottiene solo nel tempo. Come sottolinea Roberto, «il cavallo è portato per sua natura a saltare, basta calcolare la giusta distanza per lo stacco da terra in prossimità dell’ostacolo. Le difficoltà in gara sono esclusivamente rappresentate dalla serie di 10 o 12 salti in successione che devono essere eseguiti con fluidità ed eleganza senza compiere errori».

I cavalli della scuderia Previtali su cui Roberto lavora più frequentemente «sono di specie olandese, belga o tedesca, nazioni in cui l’allevamento di questi animali è largamente praticato per tradizione, grazie all’ampia disponibilità di territori ancora oggi coltivati a pascolo. Per quanto riguarda la specialità del salto a ostacoli nessuna razza spicca rispetto ad altre per particolari caratteristiche peculiari come invece succede, ad esempio, nei cavalli che partecipano ai concorsi di bellezza dove gli arabi sono leader».

A chiunque si volesse avvicinare a questa nobile attività sportiva Roberto assicura che «non esiste un’età specifica per iniziare ad andare a cavallo, anzi direi che è uno sport molto trasversale. Si può iniziare fin da bambini, a 5 o 6 anni come ho fatto io, così come appassionarsi all’equitazione da adulti, o in età matura, riuscendo a instaurare un rapporto speciale con questo splendido animale».

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