l'addio

Se n'è andata Lina Orfei. Aveva 95 anni ed era nata e si era sposata a Leffe

Il legame con la Bergamasca è stato scoperto dal necrologio. Probabilmente la famiglia di circensi era stanziata nel prato vicino all'attuale oratorio

Se n'è andata Lina Orfei. Aveva 95 anni ed era nata e si era sposata a Leffe
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C'è un doppio filo che lega Lina Orfei, morta giovedì 1 maggio all'età di 95 anni a Milano, e la Bergamasca, e in particolare Leffe. Qui, infatti, la trapezista, cugina della più famosa Moira, nacque, venne battezzata e, venti anni dopo, si sposò.

La sorpresa

Il fatto è stato scoperto proprio dal necrologio, che ha lasciato molti spiazzati. Venendo da una famiglia circense, Orfei nacque nel paese bergamasco perché in quel momento i genitori erano lì con il circo. Era il 6 gennaio del 1930 e di lì a pochi giorni la bimba venne anche battezzata nella chiesa del paese (era il 15).

La ricostruzione

L'Eco di Bergamo ha ricostruito dove, con ogni probabilità, la bambina venne alla luce. La via indicata dalle carte è via San Martino, la strada che costeggia la chiesa dedicata all'omonimo Santo e che collega la parte alta del paese a quella bassa. In quegli anni, l'oratorio non c'era ancora, era in costruzione, e quindi dietro la chiesa c'era uno spazio verde (ora occupato dal campo da calcio e dalle scuole). Lì probabilmente nacque Lina Orfei.

Il matrimonio a Leffe

Non solo, dopo aver trascorso la propria vita sempre in nuovi posti spostandosi con il circo, a vent'anni decise di tornare in Val Gandino per sposarsi nel paese dove nacque, secondo la tradizione che vuole che il matrimonio avvenga nel paese d'origine della sposa.

Il 7 ottobre del 1950, nella chiesa parrocchiale di Leffe, Lina Orfei si scambiò l'anello nuziale con il trentino Vittorio Mario Marcantoni, di 28 anni, alla presenza di don Davide Azzola.

La festa al Dopolavoro

Anche la festa di nozze venne fatta a Leffe, nella struttura del Dopolavoro, che sorgeva proprio scendendo verso la piazza dalla zona della chiesa di San Martino e dall’oratorio.

L'Eco è riuscito anche a intervistare Jole Bertasa, 94 anni, che ricorda quel giorno: «Nostro padre - riporta il fratello Romano - gestiva la trattoria del Dopolavoro e nel 1950 Lina e il marito, dopo qualche tempo dalla celebrazione del matrimonio, erano tornati a Leffe per un revival in parrocchia, forse assistendo a un’altra Messa. Decisero di passare un momento conviviale al Dopolavoro di Leffe, chiedendo a nostro padre un grande rinfresco e lui fece di tutto per onorare quella giornata. I due novelli sposi arrivarono con tante bomboniere e regali».

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