L'addio

Spirano, giovane agricoltore muore a 24 anni per una malattia improvvisa

La vittima è Filippo Bianchi. I funerali oggi (sabato 30 dicembre) in paese. Per tutti un ragazzo dedito al lavoro, con la passione per i trattori

Spirano, giovane agricoltore muore a 24 anni per una malattia improvvisa
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E' morto a 24 anni, dopo una malattia fulminante, Filippo Bianchi, giovane agricoltore di Spirano. Il ragazzo era stato ricoverato all'ospedale Bolognini di Seriate lo scorso 23 dicembre e il giorno dopo, la Vigilia di Natale, le complicazioni di una probabile infezione non gli hanno lasciato scampo.

Tutto era cominciato circa una settimana prima, quando Bianchi ha avvertito un dolore alla schiena e ha iniziato delle cure. Poi, in modo inaspettato, la situazione è precipitata fino al tragico epilogo. I funerali si sono svolti oggi, sabato 30 dicembre, alle 9.30 nella chiesa parrocchiale del paese.

Si attendono chiarimenti dopo l'esame

Si è dovuto attendere il risultato dell'esame autoptico, effettuato al Papa Giovanni di Bergamo per accertare le cause della morte, per le quali i famigliari aspettano ancora chiarimenti. La camera ardente era stata allestita in via Milano 7, dove si trova l'abitazione di famiglia, e molti tra parenti e amici erano sono recati sul posto per portare l'ultimo saluto al ragazzo, che era molto conosciuto sia a Spirano che nei paesi vicini.

Sconvolto l'intero paese

Filippo lascia nel dolore il padre Gianfranco, la madre Annamaria e il fratello Abram, oltre alla fidanzata Rachele. Nota a tutti la sua passione, fin da piccolo, per il mestiere del contadino ed i trattori. Il 24enne, infatti, si era diplomato all'istituto agrario Cantoni di Treviglio, poi era andato a lavorare all'azienda Baresi di Zanica, per passare in seguito alla Moretti-Cassani di Brignano Gera d'Adda, dove era molto apprezzato.

Il giovane possedeva anche una collezione di modellini di mezzi agricoli, per i quali aveva una vera e propria passione, oltre che diverse riviste e giornali sul tema. Tutti lo ricordano come una persona dedita al lavoro, ma anche simpatica e benvoluta, sempre col sorriso. Riteneva di fare il mestiere più bello del mondo e lo diceva spesso, come raccontato anche dal fratello.

Adesso rimane però da dare un senso a un evento terribile che ha colpito, all'improvviso, chi gli voleva bene e l'intera comunità, come sottolineato dal sindaco Yuri Grasselli, che ha voluto esprimere vicinanza alla sua famiglia.

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