Svizzera prima della classe a Expo Il suo padiglione è davvero geniale

Sono stati naturalmente i più puntuali in tutto, gli svizzeri ad Expo. Prima nazione ad aderire, primo padiglione ad essere concluso, visto che già il 29 gennaio i cantieri erano finiti. Ora la Svizzera strappa però un altro record inatteso: quello di padiglione più coerente con il tema di Expo.








Già dalla grande scritta che compare sulla facciata: «Ce n’è per tutti?», si intuisce che l'approccio è molto serio: una riflessione sull'abbondanza e la scarsità delle risorse alimentari che coinvolge in prima persona i visitatori. Per capire di che si tratti bisogna entrare, prendere l'ascensore e salire alle torri che sono il cuore e la sorpresa del padiglione elvetico. Di cosa si tratta? Ogni torre è dedicata a materiali alimentari importanti per la storia e l'economia svizzera: l'acqua, il caffè, il sale e le mele. I visitatori che arrivano possono prelevare dalle torri liberamente i quatto materiali offerti ma si viene avvertiti che non ci saranno rifornimenti nelle torri per tutta la durata dell’Expo e quindi più si prende più si riduce il diritto di chi verrà a godere dello stesso privilegio. Saranno il comportamento di consumo e la responsabilità personale di ognuno a stabilire quanto resterà per chi viene dopo e per quanto tempo. Le torri infatti sono dotate di un dispositivo che le fa scendere man mano che gli alimenti vengono prelevati. Perché proprio caffè, sale, acqua e mele?
Cosa succede all'interno della Torre delle Mele? I visitatori di Expo 2015 Milano ogni giorno scoprono le deliziose rondelle di mele secche provenienti dalla Svizzera. #SwissPavilion #AppleDayWhat's going on the Apples Tower? Every day the Expo 2015 Milano visitors discover and taste the delicious Swiss apple rings. #SwissPavilion #AppleDay
Posted by Swiss Pavilion on Giovedì 14 maggio 2015
Il caffè, presente in forma di bustine di prodotto solubile, è diventato incredibilmente il principale prodotto alimentare d’esportazione della Svizzera, superando il cioccolato e il formaggio nel commercio estero. Nel padiglione è ovviamente presente la multinazionale Nestlè, protagonista di questa perfomance: i concorrenti italiani si mangiano le mani. Le rondelle di mele - provenienti dai meli svizzeri di diverse qualità - rappresentano la biodiversità, la capacità di diversificazione e il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella tutela del paesaggio. Il sale - proveniente dal sottosuolo elvetico – è un elemento essenziale nella nutrizione e nella produzione industriale, ma viene introdotto anche in rapporto alla salute e ai rischi che un uso eccessivo comporta. L’acqua viene presentata come risorsa preziosa, a cui ancora una parte della popolazione mondiale non può accedere in modo sufficiente.
[Clicca sull'immagine per saperne di più]
Per ora sono 50mila le persone che hanno visitato il padiglione svizzero e il comportamento sembra di una responsabilità sorprendente. Il livello delle torri è infatti monitorato sul sito messo online ad hoc. Quella che è scesa di più è la torre delle mele, che ha perso il 12 percento del suo contenuto. Il caffè invece è ancora pieno al 97 percento, l'acqua all'89, il sale – ma è facile comprenderlo... - addirittura al 98. Insomma il messaggio lanciato ha fatto breccia. «Abbiamo deciso di scommettere sull'intelligenza del visitatore e sulla responsabilità individuale», ha spiegato l'ambasciatore svizzero Nicolas Bideau. «I primi riscontri, sia a livello quantitativo che a livello di reazioni del pubblico, sono molto incoraggianti».
Ovviamente il successo è anche dovuto ad una buona comunicazione. Ogni prodotto ha una sua mascotte che spiega al visitatore il meccanismo e simpaticamente lo fa sentire responsabile del comportamento che terrà. Un bell'esperimento. Ma quando una torre sarà svuotata, che diranno le mascotte al povero visitatore rimasto a mani vuote?